Legittimare il titolo di guida e accompagnatore turistico, per dare certezza a quanti da anni esercitano e aspettano il riconoscimento formale delle loro attività. Con 30 voti a favore e 1 contrario, il Consiglio regionale della Puglia ha approvato a maggioranza la legge contenente norme per la disciplina delle attività professionali turistiche.
Aspettando una norma nazionale, sui cui tempi di attuazione regna però incertezza, si è inserita la proposta legislativa della Regione Puglia che individua le condizioni e i requisiti per l’esercizio dell’attività, regolamenta la previsione normativa (accreditamento, abilitazione, libera prestazione e formazione, quest’ultima affidata alle Province), mentre le norme relative alle funzioni amministrative di vigilanza e controllo sono di competenza comunale.
Aspettando una norma nazionale, sui cui tempi di attuazione regna però incertezza, si è inserita la proposta legislativa della Regione Puglia che individua le condizioni e i requisiti per l’esercizio dell’attività, regolamenta la previsione normativa (accreditamento, abilitazione, libera prestazione e formazione, quest’ultima affidata alle Province), mentre le norme relative alle funzioni amministrative di vigilanza e controllo sono di competenza comunale.
Il testo contiene inoltre una norma transitoria che rimanda ad un regolamento – da approvare entro 60 giorni dall’entrata in vigore delle nuova legge -, il riconoscimento all’abilitazione dell’esercizio della professione di guida turistica o accompagnatore turistico a coloro che hanno già svolto in Puglia tale attività.
Soddisfazione è stata espressa in aula sia dall’assessore al Turismo, Silvia Godelli che dal presidente della commissione che ha licenziato il provvedimento, Aurelio Gianfreda. Contrario il consigliere regionale PdL Leonardo Di Gioia che ha paventato il rischio di bocciatura da parte della Corte Costituzionale.