“Verso il Distretto del pomodoro da industria del Mezzogiorno. Tutela del reddito e valorizzazione della filiera” è il tema del convegno organizzato dalla Cia nazionale in programma il 24 gennaio a Foggia (ore 15.30, sala “Azzurra” della Camera di commercio). Parteciperà all’iniziativa il presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi. Dopo i saluti di Eliseo Zanasi, presidente Camera di commercio di Foggia, ed Elena Gentile, assessore regionale al welfare, sono previsti gli interventi di Giuliana Roncolini del Dipartimento sviluppo agro-alimentare della Cia nazionale, Raffaele Carrabba, presidente provinciale Cia, a seguire gli interventi programmati di Gianni Petrocchi, direttore di Uiapoa, e Nicola Calzolaio, direttore Anicav; lavori presieduti da Antonio Barile, presidente regionale Cia. Assicurata la presenza degli assessori all’agricoltura delle Regioni Campania, Vito Amendolara, Molise, Nicola Cavaliere, e Basilicata, Vilma Mazzocco. Parteciperanno, inoltre, Ottavio Guala, presidente dell’Organismo interprofessionale ortofrutticolo, e Massimo Uguzzoni, coordinatore del Comitato interprofessionale del pomodoro da industria nonché alcune organizzazioni professionali di Puglia, Campania, Molise e Basilicata.
Un importante momento di confronto tra istituzioni e produttori in vista dei prossimi impegni del settore anche alla luce delle recenti polemiche sulla crisi che ormai da anni attanaglia la produzione di pomodoro. Da qui la necessità di creare un Distretto agro-alimentare del pomodoro da industria nel Mezzogiorno, sul modello di quello del Centro-Nord. Un Distretto a carattere interregionale che serva a tutti i soggetti della filiera per incontrarsi, scambiarsi esperienze, cogliere insieme le opportunità del mercato. «Oggi per il pomodoro da industria si è aperta una fase delicata – spiega la Cia – non solo per l’avvio della campagna 2010/2011 ma anche per la nuova situazione normativa, caratterizzata dal regime di disaccoppiamento totale degli aiuti, che dovrà essere regolamentato e sufficientemente tutelato se non si vuole disperdere la ricchezza produttiva e industriale accumulata negli anni. In questo contesto, la creazione di un Distretto del pomodoro nel Meridione potrebbe rappresentare l’ambito ideale per avviare le trattative volte ai contratti-quadro, anche per le campagne future».