Prato – TIPO Festival, la prima edizione della kermesse che valorizza storia, cultura, tradizione e contemporaneità del più grande distretto tessile d’Europa, è anche un’occasione per riflettere sul turismo industriale in generale, sia a livello locale che regionale, dal punto di vista strategico e culturale. E il ricco cartellone dei convegni, da giovedì 20 a sabato 22 aprile, ne è la prova. La conferma, insomma, che Prato è la capitale italiana del turismo industriale, punto di partenza da cui generare politiche efficaci per la riscoperta di un lato insolito del turismo, ma non meno interessante e coinvolgente.
Lo conferma anche la Regione Toscana, tramite l’assessore al turismo Leonardo Marras, che oggi, lunedì 17 aprile, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione degli incontri che si terranno nei giorni del Festival.
“Abbiamo accolto con favore da subito l’iniziativa del festival Tipo – commenta Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana –, è la naturale prosecuzione di un percorso avviato già da tempo di valorizzazione del patrimonio industriale in chiave promozionale ed è perfettamente in linea con il nostro impegno di declinare la proposta turistica sulle peculiarità che caratterizzano i vari territori. L’offerta turistica toscana si arricchisce sempre di più grazie al lavoro condiviso con gli ambiti e con gli operatori, fare rete e confrontarsi è la strada per crescere”.
“Ringrazio il grande lavoro della squadra di TIPO – commenta il sindaco di Prato, Matteo Biffoni -, le istituzioni, la Regione e tutti i partner che hanno reso questa manifestazione un evento di successo nel corso di questi anni. C’è grande soddisfazione come comunità, come Città di Prato, per la valorizzazione del nostro patrimonio storico, culturale e sociale che il progetto di scoperta del turismo industriale sta portando alla luce con un riscontro positivo che è arrivato anche fuori dai nostri confini. TIPO è una grande opportunità per scoprire Prato e valorizzare la storia della città: luoghi ed esperienze che ci hanno resi quello che siamo e che abbiamo l’obiettivo di far conoscere sempre di più”.
“Siamo molto contenti di questa programmazione di incontri, dibattiti e approfondimenti prevista all’interno del nostro Festival – dichiara l’assessore al turismo del Comune di Prato, Gabriele Bosi –. Il Festival di TIPO sarà quindi non solo un’occasione per partecipare a nuovi tour guidati sul territorio e assistere a tanti spettacoli, ma anche per confrontarci sul turismo industriale come nuovo prodotto turistico in grado di valorizzare i nostri territori. Da questo punto di vista, Prato potrà assumere un ruolo importante in termini di esperienze concrete e di buone pratiche in grado di dialogare con tante altre realtà a livello nazionale e candidarsi a essere un punto di riferimento. È molto importante l’attenzione riservata a questo argomento dalla Regione Toscana e da Toscana Promozione Turistica, che ringrazio anche per aver attivato un gruppo di lavoro rivolto proprio alla costruzione di un prodotto di turismo industriale omogeneo per tutta la nostra regione”.
Alla conferenza stampa di presentazione degli incontri sono intervenuti anche Francesco Tapinassi (direttore di Toscana Promozione Turistica), Ilaria Bugetti (consigliera regionale e presidente della seconda Commissione consiliare), i partner del progetto (Museo del Tessuto e Fondazione CDSE) e i rappresentanti dei comuni del territorio coinvolti nell’iniziativa.
Ecco il programma completo degli eventi.
Si parte giovedì 20 aprile, alle 18, alla Biblioteca Lazzerini di Prato, con la presentazione del libro Le fabbriche ritrovate. Patrimonio industriale e progetto di architettura in Italia (Effigi 2021) di Massimo Preite e Gabriella Maciocco. Modera il direttore del Museo del Tessuto, Filippo Guarini, mentre l’iniziativa fa parte della rassegna Incontri con l’autore della Biblioteca Lazzerini.
La mattina di venerdì 21 aprile il Museo del Tessuto ospiterà l’assemblea nazionale di ERIH Italia.
ERIH (European Route of Industrial Heritage) è un’associazione cui aderiscono i più prestigiosi siti e musei del patrimonio industriale in Europa. Al network, istituito nel 1999, sono oggi associati più di 300 siti (fra cui oltre 100 come Anchor point e i rimanenti come siti ordinari) che offrono testimonianze di eccellenza di una storia comune a tutti i paesi europei che è quella dell’industrializzazione. Nel 2019 ERIH ha ottenuto la certificazione di Itinerario Culturale del Patrimonio Industriale da parte del Consiglio di Europa.
Il tema dell’incontro è dedicato alla progettazione degli itinerari del patrimonio industriale in Italia. Sono già previste alcune presentazioni riguardanti sia progetti in corso di elaborazione, sia iniziative, già avviate, di cui si annunciano ulteriori e significativi sviluppi.
Interverranno, tra gli altri, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, l’assessore al turismo, Gabriele Bosi, Ilaria Bugetti (presidente della Commissione cultura del Consiglio regionale della Toscana) ed Edoardo Currà (presidente AIPAI).
Nel pomeriggio torna protagonista il turismo industriale: se ne parlerà a livello di siti, progetti e idee in rete in Toscana. Turismo industriale in Toscana: siti, progetti e idee in rete è, quindi, un incontro sul progetto di valorizzazione del patrimonio industriale toscano in chiave turistica. Ci saranno interventi a cura di musei e ecomusei della Toscana. Il convegno, organizzato in collaborazione con Regione Toscana e Toscana Promozione, è a ingresso libero con prenotazione consigliata. Insieme all’assessore Bosi interverranno: Leonardo Marras, assessore al turismo della Regione Toscana, Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione, Luisa Ciardi, Fondazione CDSE, e Gaetano Di Tondo, direttore Fondazione Olivetti.
Si chiude il cartellone dei convegni la mattina di sabato 22 aprile (almeno con gli incontri nel cartellone di TIPO Festival) con la città di Prato al centro delle riflessioni: Patrimonio industriale e città del futuro. Scenari, sfide e buone pratiche in Italia e a Prato, convegno organizzato in collaborazione con L’Ordine degli Architetti P.P.C. di Prato.