“Sembra che ormai siamo arrivati al traguardo di questa triste vicenda, e nulla sembra più porsi in mezzo alla fine di una ragazza in stato vegetativo persistente da molti, per la sua famiglia troppi, anni.
Se da domani avverrà quello che la magistratura ha sancito, quello che il padre di Eluana ha voluto nell’essere tutore ed interprete del volere della figlia, io che mi sono sempre schierato contrario ai principi di questa sentenza, di fianco alle persone che vivono in queste e simili condizioni, che lottano per il diritto della cura e della vita contro ogni giudizio di dignità, chiedo a Beppino Englaro di non perseguire quel percorso di fine vita che causerà (altri dicono potrà causare) sofferenze per mancanza di nutrimento e idratazione.
Chiedo a lui, che non riesce a vederla in questa condizione, di non farla soffrire. Ormai la sua battaglia l’ha vinta, il suo diritto è riconosciuto, faccia in modo che la fine dell’esistenza di sua figlia sia rapida, senza dolore e senza ipocrisie”.
Fulvio De Nigris
Direttore Centro Studi per la Ricerca sul Coma
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