E’ difficile quantificare un fenomeno criminale che spesso non è oggetto di denuncia, ma che a sentir dire dagli addetti delle Forze di Polizia ed esaminando i casi formalmente segnalati è in preoccupante aumento: le truffe agli anziani.
Un pò per reticenza, un pò per paura di essere derisi, infatti, molto spesso gli anziani frodati, in una buona parte dei casi, specie se soli, preferiscono non denunciare il tentativo o l’avvenuta truffa. Statistiche parlano addirittura di una denuncia all’Autorità su tre reati.
Alcuni cittadini, di recente, ci hanno segnalato tentativi di truffe ad anziani parenti, attraverso modalità poco conosciute in precedenza.
In particolare, secondo la denuncia (non presentata all’Autorità Giudiziaria) di un salentino, alcuni sedicenti appartenenti ad associazioni di volontariato, giorni orsono chiedevano attraverso il telefono, “un’offerta per alcuni bambini sofferenti di gravi patologie”, e si dichiaravano disponibili alla raccolta delle offerte presso il domicilio del malcapitato anziano.
Approfittando dell’ingenuità della persona all’altro capo del telefono, il “sedicente volontario” ne carpiva con l’inganno l’indirizzo e poco dopo si recava presso l’abitazione di questi, insistendo con frequenza al citofono e reiterando la richiesta di entrare a casa per ritirare l’offerta promessa. Solo la diffidenza dell’anziano, in questo caso, sventava il potenziale pericolo.
Ebbene, questo è uno dei numerosi episodi non denunciati alle Forze dell’Ordine, che ci fanno comprendere come il fenomeno possa essere in preoccupante escalation, anche in conseguenza della sottovalutazione della reale consistenza.
Pertanto, il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, ritiene necessaria una campagna informativa governativa che istruisca gli anziani a conoscere preventivamente questi nuovi e vecchi pericoli.