Essendo nato nel 1942, Gheddafi non può essere testimone delle atrocità italiane in Libia, ma di certo le ha conosciute dai racconti e dai libri, e in politica ne ha fatto, come si è visto nella sua visita romana, una potente merce di scambio. Ci serva di lezione: accanto alle tre famose, e un po’ algide, ‘I’: impresa, informatica, inglese, aggiungiamocene un’altra, un po’ più calda, di ‘I’: istoria (vale: storia), non per rispondere a quiz o per ripassare in fretta sul bignami, ma per capire che la storia, sia quella di Libia, d’Italia, di Iraq, ecc., se fatta studiare sui banchi di scuola con esigente serietà, è facile che porti ad una radicata coscienza del vissuto collettivo, ed è pure sperabile che, dal podio del potere, con forza qualcuno ne sappia, al momento giusto, rivendicare il sacrale rispetto.
 
Gianfranco Mortoni

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