Nimbus_drone PPL612Un drone sorvola rapidamente un grande parco fotovoltaico. Pochi istanti dopo, il gestore dell’impianto riceve il dato reale dell’efficienza complessiva e anche la segnalazione di eventuali malfunzionamenti dei pannelli. Questo scenario sarà presto possibile grazie al nuovo drone “PPL612F”, sviluppato dall’azienda torinese Nimbus, che si è avvalsa anche delle competenze del Politecnico di Milano. Il drone verrà presentato ufficialmente martedì prossimo 28 aprile durante la conferenza “Droni per la scienza”, che si svolgerà a Roma presso il Centro Congressi Frentani (via dei Frentani 4 – ore 9-16.30). L’Italia può contare oggi su circa 648mila impianti fotovoltaici ed è il terzo paese al mondo (dopo Germania e Cina) per la produzione di energia solare. L’utilizzo dei droni per il controllo dei parchi solari, perciò, rappresenterà nel prossimo futuro un’innovativa soluzione per verificarne l’efficienza reale e anche una nuova opportunità di business. Alla conferenza romana parteciperanno i massimi esperti nell’utilizzo degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR), anche per la ricerca scientifica e tecnologica. La partecipazione è gratuita, ma è necessario iscriversi a .

Il drone “PPL612F” è un esacottero (cioè un multirotore dotato di 6 eliche), con un peso massimo al decollo di 4,95 kg ed un’autonomia massima di 40 minuti di volo. E’ una delle 4 configurazioni di questa nuova macchina volante, progettata da Nimbus per rispondere alle esigenze delle applicazioni business. Il drone ha spiccate caratteristiche di sicurezza (telaio monoblocco in materiale inoffensivo, protezione delle eliche, doppia avionica ridondante, sistema di terminazione del volo) per favorirne l’impiego in ambito professionale, nel rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro. La configurazione per le attività nel settore del fotovoltaico è dotata di sensori nella banda del visibile e dell’infrarosso. In collaborazione con il Solar Tech Lab del Politecnico di Milano, è stato anche sviluppato un sofisticato algoritmo capace di incrociare le informazioni raccolte in volo dal drone con i dati elettrici dell’impianto, al fine di ottenere informazioni precise sull’efficienza e sui pannelli guasti da manutenere o sostituire. Il modello-base “Nimbus PPL612” è stato studiato anche per altre applicazioni professionali, tra cui il controllo delle grandi infrastrutture stradali (come ponti e viadotti) e gli interventi nelle emergenze.

 

La conferenza “Droni per la scienza. Iniziative e progetti con gli APR di Università e Centri di ricerca in Italia” è il settimo e ultimo appuntamento del ciclo “Roma Drone Conference”, organizzato dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè. Vi parteciperanno, oltre ad esperti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), ricercatori delle maggiori istituzioni scientifiche italiane: Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Nutrita anche la presenza di docenti di università e istituti di formazione: Politecnico di Milano, Roma Sapienza, Roma Tre, Bologna, Genova, Napoli Parthenope, Link Campus University e IISS J.C. Maxwell. Interverranno pure i manager di diverse aziende specializzate italiane: oltre a Nimbus, anche Alenia Aermacchi (Fimeccanica), IDS Ingegneria dei Sistemi, FlyTop, Italdron, Cloud Cam by Nuovi Sistemi, Tea Group, GeneralAvia e Modus_Ens M8.

 

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