Oggi parliamo di bussole. No, non quelle che aiutano i marinai a mantenere il corso durante la navigazione; questo articolo è interamente dedicato alle bussole che servono per usare le chiavi a cricchetto.
Qui di seguito potrai scoprire come funzionano questi attrezzi, qual è la funzione delle bussole, quali e quanti tipi di bussola esistono e come scegliere quelli più adatti alle tue particolari esigenze.
Iniziamo subito!
Cos’è una chiave a cricchetto
Prima di concentrarci sulle bussole è importante avere ben chiaro il funzionamento delle chiavi a cricchetto.
Le chiavi a cricchetto sono essenziali per ogni amante del fai da te, operaio e meccanico che si rispetti perché permettono di risparmiare tempo e fatica. Infatti, al contrario delle comuni chiavi inglesi, questi strumenti presentano all’estremità un cricchetto che è in grado di facilitare notevolmente lo svitamento e l’avvitamento di bulloni, dadi, viti e altri elementi di fissaggio.
Con un cricchetto è possibile eseguire il movimento “avanti e indietro” senza dover sollevare e riposizionare ogni volta la chiave. Questo è possibile grazie al cricchetto certo, ma anche alle bussole!
Cosa sono le bussole
Le bussole sono gli inserti intercambiabili che fungono da connessione tra bullone, dado o vite e cricchetto.
Questi elementi presentano una sezione circolare. Si inseriscono nel meccanismo della chiave, si posizionano sopra l’elemento di fissaggio e gli trasmettono il movimento necessario per stringerlo o allentarlo.
Le caratteristiche delle bussole
Per scegliere la bussola più adatta al lavoro da svolgere è necessario conoscere la classificazione di questi innesti e le caratteristiche che li distinguono. Di seguito riportiamo le principali.
Profondità dell’incavo. Solitamente, le bussole vengono divise in “standard” (con una profondità fino a 25-38 mm) che vanno bene per la maggior parte dei dadi e dei bulloni ed “extra” (con una profondità che parte dai 50 mm), utilizzate per gli elementi di fissaggio meno comuni.
Dimensioni. Il cricchetto è formato da una sfera tenuta da una molla e da un innesto quadrato su cui viene montata la bussola intercambiabile di varie dimensioni. Le quattro dimensioni che si incontrano più spesso sono:
- 1/4 – Si tratta di bussole che vanno dai 4 ai 14-15 mm, adatte per lavorare su oggetti dalle dimensioni contenute;
- 3/8 – Questi innesti sono abbastanza rari, misurano dagli 8 ai 22 mm e se ne può avere bisogno per lavorare con automobili ed elettrodomestici;
- 1/2 – Sono bussole molto comuni le cui dimensioni variano dagli 8 ai 32 mm;
- 3/4 – Gli innesti più grandi, da 19 a 46 mm. Solitamente si usano per macchinari, strutture di acciaio e simili. Per usarli correttamente bisogna avere esperienza, manualità e conoscenza professionale.
Profilo. Con la parola “profilo” si intende la forma delle pareti dell’incavo della bussola che deve essere in grado di accogliere l’elemento di fissaggio. In base alla forma, possiamo categorizzare il profilo di una bussola come:
- Esagonale (standard);
- Dodecaedrico;
- TORX (a forma di stella, profilo E-standard);
- Universale (in grado di adattarsi a tutti gli elementi di fissaggio).
I set di bussole
Chi si occupa di lavori manuali sia per lavoro, sia per hobby, spesso preferisce acquistare set di bussole al posto di un intero set di chiavi inglesi tradizionali.
Non solo è un’opzione più economica, ma anche più comoda in quanto i set di bussole occupano molto meno spazio e sono più semplici da trasportare. Inoltre, permette di avere lo strumento giusto sempre (o quasi) a portata di mano.
All’interno di ogni set sono presenti bussole di dimensioni diverse. Esistono piccoli kit da 3 o 5 innesti, fino ad arrivare a quelli più grandi che contengono anche fino a 27 o 30 bussole con vari diametri. Alcuni set includono anche altri strumenti come cacciaviti, martelli, pinze e sono quindi più simili a vere e proprie cassette degli attrezzi.