Bari – Nell’ambito del progetto H2020 CITADEL (Empowering Citizens to Transform European Public Administrations, finanziato dalla Commissione Europea) Fincons Group, società di IT business consulting con oltre 35 anni di esperienza sul mercato internazionale, e il Comune di Bari hanno avviato una collaborazione per intraprendere un’azione pilota sul tema Smart Working. Il progetto prevede lo sviluppo di un prototipo che utilizza la tecnologia Blockchain e il coinvolgimento di alcuni dipendenti del Comune che svolgeranno parte della loro attività in modalità “agile”.
In Italia, la Pubblica Amministrazione ha stipulato degli obiettivi quantitativi, organizzativi e tecnologici per ciò che riguarda l’attivazione dello Smart Working per i propri dipendenti. In particolare, l’Art 14 della legge 124/2015 prevede che le PA consentano ad almeno il 10% dei dipendenti, ove lo richiedano, di utilizzare modalità spazio-temporali innovative (lavoro agile) per lo svolgimento della prestazione operativa.
Le PA, anche adottando adeguate misure organizzative, tecnologiche e di sicurezza, sono chiamate ad adeguare i propri sistemi di misurazione e valutazione della performance, per verificare l’impatto di queste modalità sulla qualità dei servizi, sull’efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, sulle modalità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti, sulla sicurezza dei processi organizzativi e dei lavoratori, anche sul fronte della salvaguardia dei dati alla luce della nuova normativa sulla privacy (GDPR).
Il Comune di Bari ha già da tempo formalizzato l’attivazione di questa nuova metodologia di lavoro ed è ora interessato a sperimentare innovative soluzioni ICT che le permettano di gestire lo Smart Work dei dipendenti secondo un’organizzazione ben definita: almeno 1 giorno di lavoro agile alla settimana, fruibile tra le 6:00 e le 22:00, 2 ore di disponibilità obbligatoria, la possibilità di poter liberamente articolare la propria giornata in modalità agile svolgendo l’attività lavorativa parte in ufficio e parte in Smart Work (o totalmente in modalità smart), come anche la facoltà di interrompere e riprendere l’attività durante la giornata.
La soluzione proposta da Fincons Group si basa sulla tecnologia Ethereum DLT (Distributed Ledger Technology) in combinazione con sofisticate ed innovative tecniche crittografiche che garantiscono non solo integrità, affidabilità e tracciabilità delle informazioni gestite, assicurata dalla tecnologia DLT, ma anche la piena aderenza ai dettami della normativa sulla privacy (GDPR).
L’accordo prevede una prima fase pilota, da marzo 2019, che vede il coinvolgimento di 5 impiegati della Ripartizione Ragioneria Generale, e una seconda fase, da luglio in avanti, che vedrà coinvolti altri 10 impiegati di altre Strutture dell’Ente. L’attività pilota terminerà a settembre 2019.
La collaborazione tra Fincons e il Comune di Bari rafforza e conferma ancora una volta il legame che l’azienda ha con il territorio pugliese, dove risiede anche uno dei fiori all’occhiello del Gruppo: il Fincons Group Delivery Center. Dalla sede di Bari, il Centro di Eccellenza, che conta oggi più di 500 dipendenti ed è in continua crescita, affianca il business dei clienti di tutto il Gruppo, in Italia e all’estero, offrendo soluzioni e progetti innovativi end-to-end di alto livello e portando valore direttamente sul territorio.
Il progetto di Smart Working trova inoltre la sua perfetta contestualizzazione all’interno degli obiettivi di CITADEL, il cui scopo è quello di migliorare le politiche e i processi delle pubbliche amministrazioni per offrire servizi pubblici digitali più efficienti, inclusivi e incentrati sui cittadini. Fincons e la Regione Puglia sono due dei 12 partner, provenienti da 5 diversi Paesi europei, che collaborano al progetto e che insieme, ognuno con le proprie capacità ed esperienze, creano il giusto mix tra idee e prospettive diverse: dalla ricerca sociale e tecnologica alla realizzazione di prototipi industriali applicabili a casi reali.
Il Comune di Bari proponendo questa iniziativa che crea il connubio tra smart contract e smart working si trova ancora una volta in prima linea tra gli sperimentatori di soluzioni innovative, generatrici di valore e tese a migliorare il benessere organizzativo dei propri dipendenti. L’Ente sta dimostrando come anche attraverso l’attivazione di policy di work life balance, di conciliazione dei tempi di vita con quelli lavorativi, sia possibile implementare soluzioni basate su DLT che realizzino le previsioni normative di cui all’art. 8 ter del D.L. 135/2018, il c.d. “Decreto Semplificazione”, prima normativa nazionale che prova a disegnare un quadro giuridico all’interno del quale collocare e legittimare il ricorso a soluzioni basate su tecnologia Blockchain.