Il progetto Terra Next è nato nel 2022 su iniziativa di CDP Venture Capital, insieme a Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, che gestisce il programma. Terra Next ha selezionato a oggi 15 startup e investito 1,5 milioni di euro attraverso i ticket di accelerazione. Previsti ulteriori 750 mila euro di fondi per le startup del terzo batch

 

Da oggi fino all’8 marzo sarà possibile candidare la propria startup sul sito www.terranextaccelerator.com per partecipare alla selezione focalizzata sui segmenti Nutraceutica integrata, Circular & Bio-Materiali e Agricoltura rigenerativa

Napoli – È ufficialmente aperta la terza call per startup di Terra Next, il programma di accelerazione per startup e PMI innovative operanti nel settore della bioeconomia. Terra Next è parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP Venture Capital, un network presente su tutto il territorio italiano con l’obiettivo di sostenere la crescita di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale, e vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore, nonché il supporto di Cariplo Factory, che gestisce operativamente il programma.

 

L’acceleratore, progettato su un asse temporale di 3 anni, ha ricevuto 263 candidature italiane e internazionali nelle due prime edizioni e selezionato, a oggi, 15 startup nelle quali ha già investito complessivamente 1,5 milioni di euro, attraverso i ticket di accelerazione.

 

Oggi apre la terza call alla ricerca di imprese innovative che operano nei settori di Nutraceutica integrata, Circular & Bio-Materiali e Agricoltura rigenerativa. Le società interessate avranno tempo fino all’8 marzo per candidarsi sul sito web dell’acceleratore: www.terranextaccelerator.com.

 

Un massimo di 10 startup saranno selezionate dalla commissione di valutazione di Terra Next (composta da promotori, advisory board e corporate partner), beneficeranno di un investimento iniziale complessivo da 750 mila euro e parteciperanno a un percorso di 3 mesi con base a Napoli, presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, durante il quale avranno l’opportunità di crescere attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising.

 

L’acceleratore, che beneficia del patrocinio del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ed è stato avviato anche con il supporto della Fondazione con il Sud, coinvolge i corporate partner Pastificio Garofalo (core partner), Gruppo Getra, Gruppo Nestlé e Novamont, che forniscono il loro contributo in termini di know-how, asset e network per lo sviluppo delle startup, e le imprese Aristea, Nolanplastica, Selepack e Tecno, member di Terra Next. Il programma, inoltre, prevede il coinvolgimento di partner scientifici, quali l’Università Federico II di Napoli, il Campania Digital Innovation Hub, il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare SPRING, il centro di innovazione deep tech Materias, il centro studi S.R.M. – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno

 

Proprio grazie alla collaborazione con questi partner e alla possibilità di entrare in contatto con ulteriori investitori, le startup selezionate potranno creare sinergie con soggetti industriali nel settore della bioeconomia e con fondi di venture capital interessati a entrare nel loro capitale. Lo scorso anno, per esempio, le startup di Terra Next hanno avuto l’opportunità di partecipare alla BIAT, la Borsa dell’Innovazione e dell’Alta Tecnologia, organizzata proprio nel campus di San Giovanni a Teduccio, nei giorni successivi al Demo Day.

 

Molte delle startup che hanno partecipato al programma hanno già dimostrato la loro validità sul mercato, attirando ulteriori investimenti. Come, per esempio, Relicta – startup innovativa che ha sviluppato un imballaggio in plastica idrosolubile, biodegradabile e compostabile, ottenuto dagli scarti di lavorazione dell’industria ittica, che ha chiuso un round di investimento pari a 500 mila euro, da parte di Scientifica Venture Capital, Terra Next e Vertis SGR, attraverso il fondo Venture 3 Technology Transfer. O ancora ExoLab Italia – impresa che ha sviluppato un sistema per utilizzare le nanovescicole vegetali provenienti da frutta e piante officinali biologiche per l’integrazione alimentare, la cosmesi e il drug-delivery, che ha visto un co-investimento da parte di Terra Next e da Scientifica Venture Capital, un fondo che investe in startup esclusivamente a tema scientifico, per complessivi 300 mila euro.

 

In virtù delle attività realizzate nel corso di questi due anni, Terra Next è tra le realtà selezionate dal Bioeconomy Changemakers Festival per organizzare, presso la sede dell’acceleratore, un evento satellite dell’iniziativa, in programma a Bruxelles dall’11 al 17 marzo 2024. Il Bioeconomy Changemakers Festival, promosso dalla Commissione Europea, in collaborazione con i Bioeconomy Youth Ambassador, mira a coinvolgere i giovani in veste di “motori del cambiamento” al fine di raccogliere nuove prospettive per affrontare le molteplici sfide europee nell’ambito della bioeconomia.

La bioeconomia rappresenta una delle sfide più stimolanti del nostro tempo coniugando sviluppo economico e sostenibilità e Terra Next si pone proprio l’obiettivo di identificare, sostenere e promuovere le imprese innovative che sviluppano soluzioni che abbiano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente”, commenta Stefano Molino, Senior Partner e Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital. “Grazie ai co-promotori, ai gestori e ai partner di questo Acceleratore, siamo riusciti a generare sinergie virtuose fra startup e aziende del settore e con questo 3^ batch concentrato su economia circolare, biomateriali, agricoltura rigenerativa e nutraceutica siamo alla ricerca di nuove realtà imprenditoriali che possano generare sempre maggiore impatto”.

“I risultati dei primi due anni del progetto Terra Next e le connessioni industriali che si sono realizzate a valle del percorso di accelerazione confermano la validità di questo modello, che unisce le competenze del nostro Gruppo, orchestrate dall’Innovation Center, e degli altri partner nel sostegno alla crescita di startup con la concretezza dei bisogni industriali, espressi dalle imprese del territorio partner dell’iniziativa”, spiega Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo.