Alla fine, ai calci di rigore, l’Italia si è arresa. La Spagna comunque non ha rubato nulla, ha cercato di fare la partita quasi per tutti i 120 minuti giocati tra tempo regolamentare e tempi supplementari.
Noi abbiamo avuto tre nitide occasioni, una con Toni, una con Camoranesi, l’altra con Di Natale. Per il resto è stata una partita, forse non giocata male, ma tutta giocata nel contenimento degli spagnoli.
Spagnoli che hanno avuto innumerevoli occasioni tra cui anche un rigore certo negato. Certo, possiamo dire che da parte degli azzurri c’è stato impegno, c’è stato gruppo, non ci si è arresi mai, ma qualcosa è macato a cominciare dall’attacco. Un attacco che per tutti e quattro gli incontri di questi europei giocati dalla nostra nazionale non ha segnato neanche un goal. Troppi lanci in verticale a cercare solo ed esclusivamente Toni, poco gioco sulle fasce, una formazione che per volontà tecnica, e per necessità non è stata mai la stessa.
Da rimarcare ieri sera sicuramente la prova del reparto difensivo Chiellini su tutti. Insufficiente a nostro avviso, o al limite della sufficienza, la prova di Aquilani. Alla fine però si torna a casa, adesso alla Spagna tocca la super Russia.