Francesca Schiavone entra nella leggenda. La tennista milanese è in finale al Roland Garros dopo che la russa Elena Dementieva si è ritirata nel corso della semifinale. La Schiavone aveva vinto il primo set al tie-break per 7-3, poi la russa è stata costretta ad abbandonare per problemi fisici.
In finale, l\’azzurra affronterà la vincente della sfida fra l\’australiana Samantha Stosur e la serba Jelena Jankovic. La Schiavone è la prima italiana di sempre nella finale di un torneo femminile dello Slam. Un\’impresa riuscita solo in campo maschile a quattro italiani: Nicola Pietrangeli (vinse il titolo nel 1959 e nel 1960, perse nel 1961 e nel 1964), una Adriano Panatta (vinse nel 1976) e una Giorgio De Stefani (perse nel 1932). Prima di lei, nel 1954, Silvana Lazzarini si era fermata in semifinale.
"E\’ un momento fantastico, una grandissima emozione", sono state le prime parole dell\’azzurra che ha aggiunto: "E\’ un traguardo molto importante, ho scritto una pagina di storia per me e il mio paese. Lei è stata top ten per 10 anni, sulla carta era la favorita. Non so perché si sia ritirata, non posso immaginarlo. Ma ora mi godo questo momento".
La Dementieva, durante il set disputato, non aveva dato alcun segno di sofferenza, il suo ritiro ha quindi sorpreso sia l\’arbitro che la giocatrice azzurra; una volta che il set si è concluso la russa ha stretto la mano alla sua avversaria e all\’arbitro abbandonando il match. Il parziale si è giocato sul filo dell\’equilibrio, con la due giocatrici che fino al 3 pari hanno mantenuto il servizio, nonostante tre palle break non trasformate dalla Schiavone. Nel settimo gioco, alla prima possibilità, la Dementieva ha strappato la battuta alla tennista lombarda provando a imprimere una svolta alla partita. La Schiavone però è rimasta concentrata e, approfittando anche di alcuni doppi falli della sua avversaria, ha piazzato subito il controbreak riportando la situazione in parità.
E\’ la prima finale, per la Schiavone, in uno Slam della sua carriera e della storia del tennis femminile italiano.
(da Capitanata.it – fonte Adnkronos)