“L’innovazione è delle persone, non delle macchine”, così recita il claim di TechnologyBIZ, l’evento dedicato alla tecnologia avanzata che si è tenuto la settimana scorsa. TBIZ, infatti, sostiene la cultura dell’innovazione ritenendola una premessa indispensabile ai cambiamenti socioeconomici che sta affrontando il Mezzogiorno.
La kermesse napoletana che si è conclusa la settimana scorsa con l’assegnazione di ben tre premi, rivolti principalmente alla ricerca avanzata, alle realtà emergenti del sud e ai giovani.
La Community di TechnologyBIZ ha offerto con entusiasmo il riconoscimento per il miglior risultato della ricerca sull’ICT ottenuto nel Sud Italia e sostenuto dal plauso internazionale, il TechnologyBIZ Endorsement Award a BISmark, the Broadband Internet Service BenchMARK, un rivoluzionario progetto in corso di sviluppo da parte del Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università Federico II in collaborazione con il Georgia Institute of Technology di Atlanta, negli Stati Uniti.
Il riconoscimento è stato consegnato ai giovani ricercatori napoletani da Douglas C. Hengel dell’Ambasciata U.S.A. in Italia.
Il Premio TechnologyBIZ per l’Innovazione applicata intende valorizzare le innovazioni proposte dalle micro imprese del Sud Italia e mira alla loro divulgazione come esempio di “buona prassi”.
Per la seconda edizione del Premio ha vinto la soluzione “Facile” di Kelyon. La web application è stata realizzata per il Comune di Napoli e permette di produrre comunicazioni ufficiali secondo le specifiche della Corporate Identity del Comune. L’applicazione è pensata per essere di semplice utilizzo e ha già testato notevoli risparmi di tempo nella pratica quotidiana del lavoro delle amministrazioni pubbliche.
L’innovazione parte non soltanto delle tecnologie hardware o software ma anche da ambiti apparentemente distanti, come l’arte. A TechnologyBIZ 2011 il Consorzio Area Tech Coroglio ha conferito il riconoscimento “Innovazione nell’Arte” a due giovani filmakers napoletani, Alessandro De Vivo ed Ivano Di Natale per il cortometraggio, opera prima autoprodotta, “The Story Of A Mother”. Il Premio è stato così motivato: “Per la grande sensibilità autoriale nell’adattamento filmico di uno dei racconti meno conosciuti e più dark di Hans Christian Andersen e per la notevole perizia tecnica nell’utilizzo di un flusso di lavoro interamente digitale. Il risultato è un eccellente Cinema 2.0″.