In un mercato ICT italiano in contrazione – meno 1,7% nel primo semestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – alcune dinamiche si dimostrano estremamente positive: è il caso dei New Tablet, che crescono del 347% nella prima metà di quest’anno rispetto al primo semestre 2010 (fonte: Assinform-NetConsulting), con una previsione di circa 1,5 milioni di dispositivi venduti entro la fine del 2011 nel nostro paese (fonte: Osservatorio New Tablet & Business Application, School of Management Politecnico di Milano). E, insieme ai New Tablet, crescono in modo esponenziale anche le Mobile Application scaricate. Questi alcuni dei dati presentati oggi al Politecnico di Milano durante il Convegno “Mobile Business: innovazione a tavoletta”, organizzato dall’Osservatorio New Tablet & Business Application.
Quello dei tablet non è soltanto un fenomeno circoscritto all’ambito Consumer ma impatta anche il mondo del Business: sempre più imprese stanno adottando i New Tablet e le Mobile App per innovare i propri processi.
A confronto con i “tradizionali” device mobili (Notebook, Netbook e Smartphone), i New Tablet coniugano diverse caratteristiche fondamentali della mobility applicata al Business: elevata portabilità, buona capacità di visualizzazione e potenza di calcolo. I New Tablet, inoltre, si differenziano dagli altri device mobili anche per alcune peculiarità innovative in grado di influenzare la user experience: introducono una modalità di fruizione radicalmente diversa (abilitata dall’utilizzo di schermi multitouch), che stravolge le tradizionali interfacce uomo-macchina (basate su tastiere, mouse, touchscreen non multitouch, ecc.); sono “always on”, sempre disponibili e con tempi di accensione pressoché istantanei (grazie alla diffusione delle memorie a stato solido); infine sono estremamente efficaci per la condivisione dei contenuti multimediali visualizzati con le persone in prossimità/con cui si interagisce.
Per studiare approfonditamente questo tema, la School of Management ha lanciato il nuovo Osservatorio New Tablet & Business Application che ha condotto due survey, rivolte a oltre 250 Chief Information Officer (CIO) delle principali organizzazioni – pubbliche e private – del nostro paese e più di 1.000 Manager e Professional. I dati raccolti offrono una visione chiara sul processo di diffusione dei New Tablet e delle Business Application in Italia, offrendo la prospettiva dei Responsabili Sistemi Informativi – che governano l’introduzione di queste innovazioni in azienda – e quella degli Utenti Business – che ne rappresentano gli “utenti finali”, reali o potenziali.
“Quasi tre CIO italiani su quattro hanno già introdotto i dispositivi New Tablet nella propria organizzazione (47%) oppure hanno intenzione di farlo nel futuro (27%)”, afferma Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio New Tablet & Business Application.
Quasi 9 CIO su 10 (88%) ritengono che i New Tablet andranno ad affiancarsi agli Smartphone, mentre nel caso dei Notebook emerge la previsione di un effetto sostituzione: quasi il 90% dei CIO intervistati ritiene, infatti, che i New Tablet, con riferimento ad alcune tipologie di dipendenti, prenderanno il posto dei PC portatili.
“I New Tablet sono, a oggi, principalmente nelle mani di Executive e C-Level, che nel 55% dei casi li utilizzano già e nel 38% dei casi li riceveranno in futuro”, spiega Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio.
Il personale di Vendita, inoltre, che a oggi li sta utilizzando solo nel 17% dei casi, li riceverà nel prossimo futuro nel 74% dei casi. Più della metà delle aziende intervistate (55%) ha già fornito (10%) o fornirà (45%) ai propri Manutentori i dispositivi New Tablet, mentre i Trasportatori li riceveranno solo nel 27% dei casi (il 3% ha già introdotto i New Tablet, mentre il 24% lo farà in futuro). Queste percentuali più contenute non devono sorprendere: sul mercato, infatti, sono ancora pochi i dispositivi New Tablet capaci di soddisfare le richieste funzionali – principalmente in termini di resistenza, ma anche di usabilità in condizioni “estreme” – indispensabili per queste specifiche figure professionali.
Con riferimento alla presenza di diversi Sistemi Operativi Mobile (iOS di Apple, Adroid di Google, QNX di RIM, Windows di Microsoft), il mercato offre attualmente diverse alternative e, nonostante Apple iOS continui a rappresentare la scelta a oggi decisamente più diffusa, meno di 1 CIO su 4 dichiara di aver identificato un unico sistema operativo di riferimento per il prossimo futuro, lasciando quindi la porta ben aperta anche ad altri sistemi e a relativi dispositivi.
La Ricerca ha cercato di esplorare la posizione dei CIO italiani anche sul ruolo che possono avere Application Store implementati e gestiti direttamente dall’azienda. Dall’analisi è emerso che ben tre CIO su quattro ritengono che sia possibile trasporre il concetto di Application Store “Consumer” anche all’ambiente aziendale – sottolineando però, nel 60% dei casi, la necessità di considerare alcuni importanti elementi di attenzione. Tra i CIO favorevoli all’introduzione dell’Enterprise Application Store, il 7% ha già implementato un proprio Enterprise Application Store, mentre un altro 6% lo implementerà a breve. Il 44% ne sta valutando l’introduzione nel medio termine mentre il restante 43% a oggi pensa che non lo introdurrà affatto. In tutti i casi di adozione (già presente o prevista) di un Enterprise Application Store, troviamo anche la presenza (attuale o prevista) di un sistema di Device Management, a riprova del fatto che l’adozione sinergica delle due piattaforme permette di disporre dell’insieme di funzionalità necessarie per avere il desiderato livello di governance e controllo delle Mobile Application.
(fonte iPresslive.it)