Si è chiusa ieri la seconda edizione di Smau Torino. Sono stati 3.720 gli imprenditori che hanno varcato le porte del padiglione Oval durante i due giorni assistendo agli oltre 60 workshop gratuiti e scoprendo le innovazioni presentate dalle 25 startup e dai centri di ricerca riuniti nell’area Innovation4Business Expo, realizzata in collaborazione con la Regione Piemonte e dai fornitori di tecnologie digitali come Aruba, Cisco, Dell, Microsoft, Sap, Telecom e Vodafone. L’evento è stata inoltre l’occasione per consegnare 14 riconoscimenti nell’ambito dei quattro premi in programma ai campioni d’innovazione della Regione – startup, comuni, enti pubblici ed imprese – e per accendere il dibattito su tecnologie come l’internet delle cose e i big data, al centro dei numerosi appuntamenti in programma.
La giornata di ieri ha puntato i riflettori sul tema delle smart communities con l’evento di lancio del Cluster Nazionale Tecnologie per le Comunità Intelligenti, una rete nazionale, guidata da Fondazione Torino Wireless, in rappresentanza della Regione Piemonte, che coinvolge nove regioni con oltre 90 partner tra imprese, centri di ricerca e amministrazioni locali che collaborano sul tema delle città Intelligenti. L’obiettivo è sviluppare sinergie e progetti di innovazione, sostenere la competitività del Paese nell’agenda dell’innovazione europea e condividere buone pratiche per risolvere le sfide sociali che caratterizzano le aree urbane e metropolitane, come, ad esempio mobilità, sicurezza e monitoraggio del territorio, energia e ambiente, salute e benessere, cultura e turismo, istruzione e formazione e molto altro.
L’evento è stato aperto da Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau, il quale ha dichiarato: “Smau, con il suo nuovo circuito di appuntamenti su tutto il territorio, rappresenta la casa dell’innovazione per oltre 80.000 piccole e medie imprese e startup ogni anno. L’interazione di queste con il Cluster Nazionale Tecnologie per le Smart Communities è un aspetto vitale per uno sviluppo inclusivo e completo dei paternariati pubblici-privati ed è al tempo stesso una formidabile opportunità per collegare il mondo della ricerca al sistema delle piccole e medie imprese, superando i confini geografici degli storici distretti tecnologici regionali a favore di modelli nazionali e specializzati.“ Successivamente si è passati allo speed pitching delle startup in cui le startup che hanno sviluppate progetti in chiave smart city si sono presentate al pubblico in sala.
Al termine dello speed pitching si è passati alla presentazione del nuovo cluster tecnologico nazionale, i cui obiettivi sono stati spiegati da Rodolfo Zich, Presidente del Cluster Smart Communities e di Fondazione Torino Wireless il quale ha spiegato che “i cluster ereditano dai Distretti Tecnologici la capacità di progettazione e la metodologia di coordinamento di reti di imprese, università e centri di ricerca, andando ad agire sulla dimensione internazionale che il distretto non sempre era in grado di raggiungere. Il cluster inoltre è in grado di stimolare nuovo know how e sviluppare nuovo capitale, il network capital che sempre più caratterizza i modelli di crescita territoriale. Questo significa che è necessario coinvolgere tutti gli attori dello sviluppo: governi territoriali, grandi e piccole imprese, università, enti di ricerca “
Ieri è stato siglato l’ accordo di collaborazione tra ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – e il Cluster Smart Communities. Francesco Profumo, in qualità di Presidente dell’Osservatorio Nazionale ANCI sulla Smart City, ha siglato l’accordo sottolineando come “la collaborazione si concretizzerà nello studio, la promozione, la messa a sistema e standardizzazione delle applicazioni sviluppate nei singoli territori, in particolare quelli delle aree metropolitane, sostenendo le pratiche di reale riuso di quanto sviluppato, anche allo scopo di non duplicare investimenti e sistemi. L’accordo, continua Profumo, ha un significato importante per il Paese. L’osservatorio Anci, in questo può rappresentare catalizzatore in grado di raccogliere i risultatati dell’innovazione e redistribuirli sul territorio avviando così un processo di rinnovamento a livello nazionale”.
A queste parole sono seguite quelle di Mario Calderini, del Comitato tecnico Agid che è intervenuto affermando che “la mattinata di oggi ha dato due importanti messaggi a livello politico, il primo è la conferma della centralità dei cluster tecnologici, tra cui quello delle smart communities, nelle nuove politiche del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero dello sviluppo economico, il secondo è il rilancio del Piano Nazionale per le Smart Communities, previsto dal Decreto Sviluppo 2.0, che sarà portato al Consiglio dei Ministri in tempi brevi. Il Piano include le linee di indirizzo sul tema Smart Communities da parte del Governo. Il Pian e s dovrà prevedere, per far fiorire in italia il mercato delle smart communities, un repertorio di modelli di ingaggio pubblico-privato, una codificazione di strumenti finanziari e lo stimolo all’utilizzo di nuovi metodi di procurement, ad esempio per impedire le gare al massimo ribasso. Oltre a questi aspetti, è necessario inserire lo statuto di cittadinanza intelligente con i diritti elementari di cui deve godere il cittadino, poiché sono i cittadini l’anima e il corpo delle smart city.“
A commento dell’iniziativa Roberto Moriondo, direttore all’innovazione e ricerca della Regione Piemonte ha dichiarato: “Il Cluster Tecnologie per le Smart Communities, insieme agli altri Cluster nazionali, sono step fondamentali per dare impulso al nuovo modello di politica industriale, un modello che vede l’interconnessione fra industria, ricerca, università come inopportunità che, se colta correttamente può portare le regioni a scalare la dimensione territoriale per concorrere a creare un ecosistema dell’innovazione.”
Presente all’evento anche Gian Filippo d’Agostino, responsabile Sales Nord Ovest – Business di Telecom Italia il quale ha affermato “La partecipazione a Smau Torino ci ha permesso di riscontrare un forte interesse verso le nostre innovative soluzioni di cloud computing, oggi disponibili per le PMI come per le grandi aziende e la P.A. del territorio grazie agli investimenti effettuati sull’intera regione sia nelle reti ultrabroadband fisse e mobili sia nel data center di Torino. Questi importanti investimenti, uniti alle costanti attività nel campo della ricerca e dell’innovazione portate avanti attraverso i Tilab a Torino, ci consentono di continuare a essere un importante punto di riferimento a fianco delle imprese e delle istituzioni locali per favorirne la crescita e lo sviluppo attraverso la diffusione delle tecnologie digitali”
Tra i fornitori di tecnologie digitali presenti nell’area anche SAP che, attraverso Massimiliano Ortalli, General Business & Ecosystem Director, dichiara: “L’edizione SMAU di Torino ha rappresentato per SAP una tappa importante. Le imprese piemontesi hanno dimostrato grande interesse nei confronti di Business One e molta curiosità rispetto a quanto abbiamo raccontato grazie ai nostri partner. Oggi più che mai, è importante che le piccole e medie imprese possano investire per costruire al meglio il loro futuro, sia nel mercato nazionale che internazionale, e in questo tecnologia e innovazione sono fattori imprescindibili”.
Dopo la tappa di Torino, Smau prosegue a Bologna, il 4 e 5 giugno, Firenze il 9 e 10 luglio, Milano, dal 22 al 24 ottobre e Napoli l’11 e 12 dicembre.