Oltre 7000 visitatori, più di 110 appuntamenti tra cui ben 78 laboratori, oltre 600 relatori provenienti da tutto il mondo e più di 120 città si sono confrontate e scambiate esperienze nei tavoli di lavori e negli appuntamenti dedicati alle tematiche fondamentali per costruire la smart city del futuro, dal food al turismo digitale, dalla mobilità sostenibile alla sanità e al welfare. Questi numeri della terza edizione di Smart City Exhibition, la manifestazione di FORUM PA e Bologna Fiere, che si è chiusa il 24 ottobre a Bologna e che ha riunito ricercatori, makers, politici, imprenditori e cittadini nell’obiettivo comune di valorizzare al massimo le migliori esperienze italiane, per identificare politiche mirate e condivise, per non perdere le opportunità che ci arrivano dalla nuova programmazione 2014-2020, come annota Mauro Bonaretti, Segretario Generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Dobbiamo svegliarci: siamo di fronte a una molteplicità di nuovi fenomeni sociali e di sfide da cogliere. Abbiamo le risorse per farlo, non può essere questo il nostro alibi, è necessario passare dalle idee ai fatti. Smart City Exhibition deve essere l’occasione per mettere concretamente in campo progetti e competenze”.
A lui si aggiunge Paolo Coppola, deputato e consigliere politico per l’Agenda Digitale del Ministro per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione, che dichiara: “Ho seguito Smart City Exhibition fin dalla sua nascita: sono venuto già dalla prima edizione quando ero assessore (all’Innovazione del Comune di Udine, ndr) e farò il possibile per essere presente anche il prossimo anno. Ritengo questa manifestazione molto importante perché dà un contributo fondamentale in Italia, un contributo che è prima di tutto culturale perché siamo molto in ritardo proprio su questo punto. Smart City Exhibition serve per elaborare proposte e portarle a conoscenza”.
Proposte, ma anche visioni che portino lontano la riflessione in merito alle smart city. E’ così che in questa terza edizione si è continuato a lavorare ad una smart city del mediterraneo, riprendendo il discorso aperto a marzo con Smart City Med e mettendo a confronto le città italiane con Lisbona, Malaga, Atene e Valencia nell’intento di trovare una strada condivisa: “Sette delle quattordici nascenti Città Metropolitane – dichiara il Vicesindaco di Napoli e Assessore allo Sviluppo Sostenibile, Tommaso Sodano in occasione del convegno “Smart City Med: quali scenari per la smart city del mediterraneo” – si affacciano sul Mediterraneo e per loro dobbiamo pensare a una Smart City che non sia solo tecnologia e investimenti, ma che condivida una cultura del Mediterraneo. Per questo ha senso costruire piattaforme come questa, dove lavorare insieme per realizzare questo obiettivo”.
Grande successo si è registrato anche per la prima edizione di SCE Academy. Con un record assoluto di iscritti – oltre 1100 – le 13 sessioni formative, realizzate in collaborazione con con IWA – Italia, ASVI Social Change, Istituto Italiano Open Data e Stati Generali dell’Innovazione, hanno portato in mostra il “come si fa”: dalle competenze tecniche e legali legate all’open data, ai nuovi modelli di business della sharing economy; dalla creazione di impatto attraverso il project management, alla costruzione condivisa di visione e piano di azione. Un’esperienza positiva che trova conferma nelle parole di Alessandra Poggiani – DG dell’Agenzia per l’Italia Digitale “L’evoluzione di un Paese non può che partire dalle città e le città intelligenti hanno bisogno di cittadini che sappiano capire gli strumenti che gli vengono messi in mano. La tecnologia che vediamo qui a Smart City Exhibition ha bisogno di tutte queste persone che la incontrano e la utilizzano, perché la digitalizzazione va progettata partendo dalle esperienze e dai bisogni dei cittadini, delle imprese e degli amministratori”.
(Articolo tra da sito ForumPA)