Bari – Il Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese – che comprende oltre 100 realtà tra aziende IT, associazioni, consorzi, enti di ricerca e università della regione – ha aderito al Cluster tecnologico nazionale ‘SmartCommunitiesTech’. Il Distretto, dunque, entra a far parte della rete impegnata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per rendere le città più efficienti in diversi ambiti: mobilità, sicurezza e monitoraggio del territorio, salute e benessere, istruzione e formazione, beni culturali e turismo, e-government, energie rinnovabili ed efficienza energetica. Anche le singole aziende, aderendo al cluster, avranno la possibilità di entrare in un numeroso gruppo di imprese, istituti di ricerca ed enti di nove regioni italiane impegnati nel reperire finanziamenti attraverso bandi nazionali ed europei, supportare la sperimentazione di prototipi e di risultati progettuali nella P.A., definire strategie comuni per lo sviluppo delle innovazioni. Il tutto per migliorare la vivibilità nelle ‘smart communities’, intese sia come città metropolitane, sia come agglomerati urbani.
Questo progetto di cluster, scelto dal Miur assieme ad altri sette in tutta Italia, è stato finanziato con 39 milioni di euro e sta già lavorando a 4 progetti che però, al momento, non prevedono fondi per la Puglia, unica regione del Mezzogiorno ad aver aderito ufficialmente attraverso la Regione Puglia e il DHITECH (Distretto tecnologico dell’high tech).
Durante la tavola rotonda ‘Le Smart Communities come opportunità per le imprese’ tenutasi in Confindustria Bari e BAT, è emersa la necessità di andare oltre le aggregazioni di imprese, spesso nate a seguito di bandi regionali o nazionali col solo scopo di fare ricerca, per passare ad agglomerati imprenditoriali capaci di proporsi sul mercato con prodotti adottabili dalle pubbliche amministrazione. A tal fine il Cluster mette a disposizione delle imprese pugliesi un primo strumento online per la raccolta e pubblicazione delle soluzioni tecnologiche corredato da molte attività di servizio con l’obiettivo di attivare processi negoziali tra PA, Imprese e Centri di Ricerca per sostenere e valorizzare nuovi prodotti e applicazioni rivolte alle Smart City.
«Giudichiamo molto positivamente le politiche incentrate sull’aggregazione delle realtà produttive e delle organizzazioni di ricerca a livello regionale o nazionale – ha commentato Gianni Sebastiano, presidente del Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese -; sono un’ottima occasione per il confronto e lo scambio di competenze. Tuttavia è auspicabile che i vari attori pubblici e privati coinvolti in questi percorsi perfezionino delle strategie industriali che consentano un salto di scala:
da reti impegnate solo su attività di ricerca ad aggregazioni in grado di industrializzare quelle ricerche e proporre sul mercato prodotti incrementando fatturati delle imprese e posti di lavoro. Auspichiamo politiche e bandi che premino più la qualità, la certificazione dei risultati e le prospettive industriali, piuttosto che la sola certificazione della spesa».
«Cluster significa soprattutto collaborazione tra imprese, organismi di ricerca, città e realtà regionali di coordinamento e promozione dell’innovazione – ha dichiarato Laura Morgagni, segretario generale del Cluster Tecnologico Nazionale sulle Comunità Intelligenti – . Grazie alla collaborazione con Dhitech e con il Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese, desideriamo coinvolgere le imprese pugliesi nelle attività del Cluster, a partire proprio dalle opportunità di collaborare per creare soluzioni innovative in risposta ai nuovi bisogni sociali che caratterizzano la trasformazione delle Città in Comunità Intelligenti, un ambito di grande interesse e potenzialità di sviluppo per le imprese, sia per l’entità dei finanziamenti europei dedicati, sia per la pervasività e l’impatto sulla vita dei cittadini. Le imprese possono trovare nel Cluster un supporto per la partecipazione a bandi europei, per la ricerca di partner, nella facilitazione nel contatto con le Pubbliche Amministrazioni locali, nelle attività di sperimentazione, fino alla valorizzazione e promozione dei prodotti e servizi per le Smart City».
Alla presentazione sono intervenuti anche il project manager della Fondazione Torino Wireless Gianmarco Piola, il dirigente del Servizio Ricerca industriale e innovazione della Regione Puglia Adriana Agrimi e, per il DHITECH, il presidente Lorenzo Vasanelli e la ricercatrice Katia Chiriatti.