Si terrà a Bari presso il Palace Hotel, una conferenza informativa riguardante la balbuzie. L’incontro, a ingresso gratuito, che avrà luogo venerdì 11 ottobre alle ore 18.30, guiderà i partecipanti alla comprensione di questo disturbo che interessa tra il 4 e il 5% della popolazione e del quale si parla ancora molto poco.
Cosa è la balbuzie? Quali sono i meccanismi interni e psicologici messi in atto da chi balbetta? La balbuzie si può risolvere?
Domande che si pone chiunque nella sua vita abbia dovuto affrontare, direttamente o indirettamente, tale disturbo e alle quali darà una risposta il dott. Anselmo Zoccali ex balbuziente e insegnante del metodo Psicodizione. Si parlerà di quali siano le cause che danno origine al blocco, cosa avviene nella mente di una persona che balbetta e come sia possibile eliminare la sensazione del pensiero inceppato.
L’ausilio di video e testimonianze consentirà, inoltre, di far comprendere ai presenti quali sia la metodologia utilizzata per risolvere il disturbo.
«La balbuzie» spiega, infatti, la dott.ssa Chiara Comastri, Psicologa ex balbuziente e fondatrice del metodo «è un problema relazionale, nel quale la persona che ne soffre sa esattamente quello che vuole pronunciare, ma sa altrettanto chiaramente che ci sarà un suono o una parola che non riuscirà a dire». Si tratta proprio di una percezione interna, che ha a che fare con il pensiero e non con il linguaggio, tanto che il blocco della parola o della lettera che si vuole pronunciare non è la balbuzie, ma una sua conseguenza. Infatti, il blocco e la disfluenza che gli altri avvertono, non sono altro che la migliore soluzione che la persona ha trovato, in quel momento, per risolvere il problema e superare l’inceppo percepito nella mente.
Vivere da balbuzienti non è semplice. Davvero faticosa, per chi convive con questa problematica, è la condizione di non riuscire a portare in vita tutto sé stesso e sentire una parte di sé che rimane celata al proprio interno: quella parte che non si vuole mostrare per la paura di essere notati e magari anche presi in giro.
Per tale motivo, molte persone finiscono con il rassegnarsi a convivere con questo disturbo, convinte che non si possa fare nulla per risolverlo. In realtà non è così e lo dimostra proprio la storia della dott.ssa Comastri, del dott. Zoccali e delle tante persone che si sono lasciate questo problema alle spalle.
Partendo dalla sua esperienza personale ed effettuando anni di ricerca che l’hanno portata a risolvere la sua balbuzie, Chiara Comastri ha elaborato il metodo Psicodizione, che dal 2004 ha aiutato circa 5.000 persone in tutta Italia. Un percorso con basi che poggiano su un approccio psicologico cognitivo-comportamentale, che lavora sul saper controllare i suoni guidandoli e liberando il pensiero dalla percezione degli inceppi e dall’idea pressante di non riuscire ad esprimere liberamente ciò che si ha così chiaro in mente, fino ad utilizzare l’ansia a proprio vantaggio, sfruttandone la forza per far diventare l’emotività un supporto alla comunicazione e raggiungere la libertà di espressione in qualsiasi stato emotivo ci si trovi.
Ogni volta che un balbuziente rimane in silenzio, in una occasione in cui avrebbe voluto esprimersi o cerca stratagemmi per aggirare la parola che sente inceppata, perde un pezzetto di ciò che realmente è. «Per cui» afferma la dott.ssa Comastri «vietato costruirsi barriere e tenersele strette». Spesso, infatti, chi balbetta tende a crearsi tutta una serie di protezioni che pian piano lo ingabbiano in uno spazio relazionale sempre più stretto, fino a limitare ogni area della sua vita, che sia sociale, di studio o lavorativa.
«Decidete di togliervi di dosso le vostre barriere, le limitazioni che vi siete costruiti, perché avete molto più valore di quello che pensate» conclude.
Durante la conferenza, verranno forniti anche utili informazioni sull’approccio terapeutico e sugli strumenti che possono essere acquisiti per comunicare con efficacia e risolvere la balbuzie.
È gradita la prenotazione, per facilitare l’allestimento della sala e la preparazione del materiale che verrà messo a disposizione dei partecipanti.