Foggia – Dalla collaborazione fra il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria (DAFNE) dell’Università di Foggia e la società di energie rinnovabili OX2 nasce il progetto “COLTIVIAMO IL FUTURO. In campo rifiuti zero” su uno dei temi di attualità più importanti di questo millennio ovvero i rifiuti e il loro corretto smaltimento.
Il progetto, nell’ottica di favorire una crescente responsabilità civile e ambientale, si pone lo scopo di coinvolgere i cittadini e, in particolare, le nuove generazioni attraverso un percorso di sensibilizzazione al tema dei rifiuti, al loro utilizzo, al loro smaltimento, al loro riciclo.
Il progetto si svilupperà attraverso diverse attività finalizzate ad attenzionare l’opinione pubblica su tematiche di grande interesse come la biodiversità e la preservazione del territorio, gli sprechi e la raccolta differenziata, i cambiamenti climatici e il problema dell’inquinamento nelle città e nei territori, l’uso delle energie rinnovabili e l’importanza dei consumi eco-sostenibili.
La prima tappa di questo percorso, in programma giovedì 21 marzo, ore 11,00, prevede il coinvolgimento degli studenti dell’ Istituto Agrario Pavoncelli di Cerignola con un evento che li vedrà protagonisti di un confronto aperto con i rappresentanti di Istituzioni, Enti, Imprese del Territorio di Capitanata, tristemente colpito dalla piaga dell’abbandono indiscriminato di rifiuti che pare a non placarsi, continuando ad inquinare terreni, sottosuolo e, in caso di incendi anche l’aria.
L’iniziativa sarà, altresì, un’importante occasione per affrontare le tematiche legate alla necessità di maturare una ”coscienza ambientale” per la salvaguardia del territorio che possa trovare nelle buone pratiche la sua concretizzazione.
“Le nostre campagne sono afflitte, in misura crescente, da questo fenomeno criminoso. Ha dichiarato il prof. Massimo Monteleone, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee presso il DAFNE e responsabile scientifico del progetto – L’abbandono di rifiuti in aree rurali è una costante minaccia, non solo per la nostra agricoltura, che ha indiscutibili tratti di eccellenza, ma anche per la salute dei cittadini residenti. Occorre impegnarsi su molteplici fronti per arginare il fenomeno ed impedire che episodi di grave danno ambientale possano continuare a verificarsi. É necessario un maggior controllo del territorio e porre in essere misure repressive più efficaci, certamente. Non tutto, però, è delegabile alle forze dell’ordine od alla magistratura. La società civile e, in particolare, le nuove generazioni hanno un compito di valenza assoluta: superare il concetto stesso di “rifiuto” e procedere verso una sistematica adozione di tutte quelle forme di riuso, riciclaggio e recupero dei rifiuti nonché di valorizzazione produttiva di scarti e residui, qualunque sia la tipologia di processo implicata. L’obiettivo è quello di sviluppare uno stile differente e più sostenibile di produzione e consumo delle merci a cui non corrisponda alcun impatto ambientale. È l’orizzonte della transizione ecologica che, per essere raggiunto, necessita di un vero e proprio ribaltamento di sensibilità e consapevolezza. Smetterla con l’usa e getta ed adottare un modello di consumo meno sprecone”.
Istituto Agrario Pavoncelli. Corso Scuola Agraria, 2 – Cerignola
Ore 11.00 Pio Mirra, Dirigente dell’Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore “Giuseppe Pavoncelli”
Ore 11.15 Massimo Monteleone, professore ordinario presso l’Università di Foggia e Responsabile scientifico del Progetto
Ore 11.30 Massimo Colia, Sindaco Stornarella
Ore 11.45 Elena Biglietti Sustainability manager OX2
Ore 12.00 Daniela Salzedo, Presidente Legambiente Puglia
Ore 12.15 Angelo Miano – Presidente di CIA – Agricoltori Italiani – Capitanata
Massimo Fragassi – Responsabile Ufficio Amministrativo CIA – Agricoltori Italiani Puglia”.
Ore 12.30 Ruggiero Potito, influencer per la sostenibilità di Stornarella
Ore 12.45 Vittoria Russo docente dell’Istituto “Giuseppe Pavoncelli”