Si conclude oggi, a partire dalle ore 9.30 presso il Cineporto della Fiera del Levante a Bari, il percorso di gemellaggio sul modello del Distretto famiglia fra Regione Puglia e la Provincia autonoma di Trento, nell’ambito del programma nazionale “Agire POR”. Avviate a settembre con l’intento di trasferire un modello reticolare di distretto, le attività di gemellaggio hanno portato alla definizione di un programma regionale che la Giunta regionale adotterà nei prossimi giorni. Il programma regionale consentirà la sperimentazione del Distretto in alcuni territori pugliesi, primi tra tutti le città di Bari, Lecce e l’ambito di Manfredonia che hanno aderito all’iniziativa regionale. Ma cos’è un distretto e come funziona? Il distretto è un insieme di soggetti che, su un determinato territorio, mettono in campo politiche integrate per il benessere familiare in un’ottica di progressivo rafforzamento delle relazioni economiche e sociali. Il suo punto di forza consiste proprio nell’aggregazione di diversi attori: famiglie, territorio, organizzazioni pubbliche e organizzazioni private profit e non, che cooperano per attivare risorse, azioni, interventi, tutti tesi ad accrescere il benessere familiare, a sostenere le famiglie nei bisogni e nelle necessità economiche, culturali e sociali. “La sperimentazione dei Distretti nel nostro territorio – spiega l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile – segna una svolta decisiva nelle politiche pubbliche per le famiglie. Con il Distretto, i territori sono chiamati a promuovere processi innovativi in grado di stimolare comportamenti, ruoli e stili di vita responsabili nelle famiglie e a valorizzare il ruolo fondamentale di sussidiarietà del terzo settore, oltre a stimolare un’offerta di servizi di qualità da parte di istituzioni pubbliche e di imprese private”.
Grazie al gemellaggio con la Provincia di Trento, territorio all’avanguardia nelle politiche familiari dove i distretti sono già una realtà consolidata, la Regione ha delineato un percorso per step che porterà alla costruzione dei Distretti. Prossime tappe sono l’individuazione di un marchio di attenzione “family friendly” che sarà attribuito a quelle organizzazioni pubbliche e private che mettono al centro delle loro attività le famiglie e i loro bisogni e che attestano con una valutazione puntuale le politiche, gli interventi e le iniziative intraprese in questa direzione e l’elaborazione congiunta pubblico-privata di un programma di distretto Famiglie che valorizzi il ruolo delle famiglie e impatti sulla qualità della loro vita.
Tra i partecipanti al seminario regionale: Luciano Malfer, direttore generale dell’Agenzia per la famiglia della Provincia Autonoma di Trento, Francesca Zampano, dirigente regionale del Servizio Promozione del benessere e Pari opportunità, Ludovico Abbaticchio, assessore Comune di Bari, Carmen Tessitore, assessore Comune di Lecce, Paolo Cascavilla, presidente del Coordinamento istituzionale dell’Ambito Territoriale sociale di Manfredonia. Conclude i lavori l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile.