S\"\"i è tenuto il vertice in prefettura con sindacati e azienda richiesto dai lavoratori della Diamond Sud, azienda specializzata nella produzione di componentistica per elettrodomestici, insediatasi nell’area Pip di Biccari grazie ai finanziamenti pubblici del patto territoriale Prospettiva Subappennino. Le maestranze non ricevono le proprie spettanze da oltre 7 mesi e oggi in cassa integrazione.
 
All’incontro era presente il titolare genovese dell’azienda, che ha addossato tutte le responsabilità della cattiva conduzione alla precedente gestione. Presenti anche i responsabili della società consortile che gestisce il Patto Territoriale “Prospettiva Subappennino”, il sindaco di Biccari, la Rsu aziendale e la FIOM CGIL di Capitanata.
 
Per uscire dalla crisi, a detta del titolare dell’azienda, occorrerà attendere settembre e l’arrivo di nuove commesse, così come l’ultima tranche dei finanziamenti pubblici. Ma quelli, si chiedono i lavoratori, non servono per lo sviluppo dell’azienda e il completamento dell’investimento? A questi interrogativi si sommano i pareri fortemente critici della società che gestisce il Patto territoriale: la banca incaricata di esaminare le documentazione ha infatti espresso il suo parere tecnico, poi passato al vaglio del Cda del Patto: le indicazioni suggerite sono quelle della revoca dell’intero finanziamento fin qui erogato alla Diamone Sud.
 
Richiesta ufficiale in tal senso sarebbe quindi stata presentata da “Prospettiva Subappennino” in data 19 luglio al ministero competente. Situazione che lascia il sindacato e i lavoratori in primis molto preoccupati sulle future garanzie di stabilità occupazionale, in un territorio già segnato da un’alta disoccupazione.

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