Riconosce il ruolo dell’associazionismo ispirato alla solidarietà e ne garantisce la crescita la legge regionale approvata all’unanimità in Consiglio che istituisce anche in Puglia il registro delle associazioni di promozione sociale.
Dichiarata urgente, entrerà in vigore con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione e non si limita ad indicazioni di principio, proponendo una disciplina dettagliata per evitare la necessità di adottare un regolamento successivo, che farebbe slittare un passaggio indispensabile per consentire l’accesso ai benefici offerti dalle leggi nazionali e regionali in vigore. L’iniziativa legislativa, ha spiegato il presidente della commissione servizi sociali Dino Marino, vuole “definire ed individuare il valore delle associazioni”, per il rilievo sociale che sono chiamate a svolgere nelle comunità locali.
La riformulazione dell’art. 8 ha fatto convergere il consenso dell’intera Assemblea. Il sì dell’assessore Elena Gentile all’emendamento del capogruppo di Forza Italia Rocco Palese, ha superato le riserve dell’opposizione. Palese aveva chiesto non estendere le convenzioni previste dall’articolo ad associazioni diverse da quelle previste dalla legge nazionale 383 del 2000. “E’ un’esigenza di trasparenza – ha detto – allargare sarebbe distorsivo, aprirebbe un varco pericoloso”.
All’invito al governo regionale a rivedere l’estensione si è associato Nino Marmo (AN). Simone Brizio ha sollecitato parità di trattamento tra le associazioni, senza vantaggi per quelle iscritte nell’albo nazionale. Sergio Silvestris (AN) ha rivolto un appello a cercare “momenti di condivisione”, rivisitando l’art. 8 per definire un testo condiviso dall’intero Consiglio regionale, fugando “ogni dubbio di convenzioni esclusive e dirette a beneficio di qualcuno e a svantaggio di altri”.
Per la maggioranza, Dino Marino si è detto “non contrario” all’emendamento, a condizione del via libera dell’assessore alle modifiche.
Il testo dell’art 8 della nuova legge prevede ora che “le convenzioni di cui all’art. 30 della legge 383/2000, nell’ambito degli obiettivi fissati nel piano regionale della politiche sociali e nei piani di zona, possono essere stipulate con le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro regionale da almeno un mese”.
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