I sindacati, un po’ come previsto dalla nostra testata, hanno sbattuto la porta e sono andati via interrompendo la trattativa sulle pensioni con il Governo.
Sempre come previsto, il Governo aveva proposto la trasformazione dello scalone in scalini, cioè di innalzare l’età pensionabile in maniera scaglionata partendo dai 58 anni per arrivare ai 60 innalzandola ogni 18 mesi.
La UIL di Angeletti ha chiuso ogni spiraglio di trattativa, la CGIL non si è detta soddisfatta e ha chiesto di continuare la trattativa puntando più a degli incentivi per andare in pensione in età diversa, la CISL invece si è detta possibilista e disponibile al dialogo.
Confindustria e Confcommercio sperano in una ripresa delle trattative, ma al momento non è stato fissato alcun appuntamento.