Tre giorni, da venerdì 16 a domenica 18 maggio, per conoscere il Distretto Culturale Evoluto (Dce) della provincia di Fermo, studiando il funzionamento, le strategie di gestione e la realizzabilità di interventi riconosciuti come best practices. A promuovere il viaggio d’istruzione e formazione per 45 operatori economici è il Gal (Gruppo di Azione Locale) Sud Est Barese che coinvolge i comuni di Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano. La study visit nelle Marche è stata preceduta da una giornata informativa svoltasi qualche giorno fa a Noicattaro su ‘Le reti di impresa in ambito turistico culturale’ nel corso della quale sono stati analizzati alcuni casi di successo in cui pubblico e privato lavorano proficuamente assieme e ci si è soffermati sul Dce marchigiano, con l’ausilio di esperti di ‘Sistema Museo’, società cooperativa costituita venticinque anni fa in Umbria che oggi gestisce in 11 regioni italiane 160 tra musei, aree archeologiche, biblioteche e archivi.
Ricco di interessanti appuntamenti il programma della trasferta. Il primo nel pomeriggio di venerdì 16 maggio è rappresentato da un incontro intitolato ‘Cultura, turismo e produzioni tradizionali: i processi d’innovazione di prodotti e servizi territoriali. Gli attori del DCE a confronto’ che si terrà, dopo i saluti istituzionali e la presentazione del Distretto, nella Sala dei Ritratti del Palazzo comunale di Fermo. Sabato il programma dell’iniziativa prevede visite a: ‘Fabbricacultura’ il consorzio d’imprese culturali del piceno che riunisce 20 aziende fra le più attive e innovative nei settori della cultura, spettacolo, turismo, ambiente e della creatività; ‘Marca Fermana’ l’associazione che attua la collaborazione tra soggetti pubblici e privati in azioni di integrazione e sviluppo delle politiche turistiche locali e alla sede marchigiana di “Sistema Museo”. Domenica mattina, prima di ripartire verso i Comuni del sud est barese, visita all’ ‘Oasicolori’ azienda che da circa dieci anni promuove e rinnova con competenza e creatività l’antica tradizione delle piante coloranti, muovendosi in ambiti diversi: turistico-culturale, agricolo-produttivo, know-how applicativo.
‘Questa nuova iniziativa dedicata alle reti in ambito turistico – afferma Arcangelo Cirone, direttore del Gal SEB – è stata promossa con l’obiettivo di rafforzare le competenze e le conoscenze degli operatori, migliorare le loro capacità imprenditoriali e far capire loro quanto sia importante lavorare insieme. Rientra in una ampia e articolata strategia tesa a: favorire lo sviluppo consapevole del territorio e in particolare la creazione di eccellenze capaci di operare autonomamente e generare anche posti di lavoro; supportare i beneficiari dei bandi, i nuovi e vecchi imprenditori e soprattutto ampliare il bacino di utenti, partendo dai giovani, che potrebbero ricevere nuovi spunti, idee e trovare finanziamenti adatti, per creare nuove realtà imprenditoriali nell’ottica di un sempre maggiore rafforzamento delle azioni volte allo sviluppo rurale”.
Questa study visit è non l’unica inserita nel programma degli eventi promossi durante questa primavera dal Gal Seb. Dal 13 al 15 giugno, infatti, altri 45 operatori raggiungeranno l’Umbria per scoprire le strategie relative al marketing e alla promozione del vino di qualità mediante le reti. Il viaggio nelle cantine del ‘Consorzio Tutela Vini Montefalco’ (PG) sarà presentato venerdì 6 giugno ad Acquaviva delle Fonti.