Recentemente è stata resa nota dai principali organi di stampa una sentenza dell’Autorità Garante della Privacy che, nella sostanza, conferma l’abrogazione del noto Decreto Pisanu (D.L. 144/05) sottolineando così che non è più necessario e obbligatorio identificare gli utenti che accedono ad una rete wifi pubblica.
Questa notizia viene periodicamente riproposta come una non meglio precisata autorizzazione incondizionata a lasciare le reti wifi aperte negli spazi pubblici, senza alcuna responsabilità nei confronti degli utenti che dovessero compiere attività online illegali, con grande stupore e perplessità da parte dei professionisti del settore.
La possibilità di aprire la propria rete wifi ovviamente non è un’ attività illecita ed è una scelta che dipende esclusivamente dal titolare della linea ADSL sia esso un sistema wifi pubblico come un bar o ristorante oppure un normale wifi domestico ma, in caso di operazioni online che violano le norme legislative, il titolare dell’impianto ne è comunque responsabile.
“A mio avviso in Italia c’è un caos legislativo e di conseguenza interpretativo riguardo il WiFi pubblico accentuato ultimamente dalla notizia che il Garante della Privacy ha confermato che i gestori non hanno alcuna responsabilità circa la navigazione in Internet effettuata dagli utenti – afferma Giovanni Guerri, CEO e Presidente di Guglielmo – va chiarito in modo molto netto che tutte le attività online ricadono sotto la responsabilità del proprietario dell’impianto, come accade in qualsiasi altro paese del mondo. La comunicazione senza fili è regolata dalle norme ordinarie, dal codice delle comunicazioni elettroniche e dalle norme dell’AGCOM quindi il Garante della Privacy non ha alcun potere decisionale in un campo che non è di sua competenza “.
In base a queste considerazioni la ragionevolezza suggerisce ai titolari di esercizi pubblici di dotarsi di un sistema di autenticazione, che può essere una semplice chiave di accesso da comunicare ai propri clienti fino a sistemi più sofisticati disponibili sul mercato, ma spetta solo e soltanto al titolare dell’esercizio valutarne l’effettiva necessità assumendosi poi tutti i rischi del caso.
Purtroppo da troppo tempo i provvedimenti legislativi ed interpretativi che si sono succeduti in questi anni in Italia sul wifi sono stati sempre poco chiari e funzionali, confondendo le idee agli utenti ed ai gestori, con la triste conseguenza che una tecnologia fondamentale allo sviluppo dei tantissimi servizi online innovativi non sia sfruttata fino in fondo.
Come per qualsiasi altro servizio, il suggerimento è dunque di affidare la propria rete wifi, soprattutto se destinata all’accesso pubblico, alle Società che operano in questo settore a livello professionale e che potranno consigliare la migliore soluzione tecnologica, garantendo al proprietario della rete ed agli utenti la massima sicurezza ed affidabilità.