Le strutture trasfusionali della Regione Puglia sono state in grado di gestire in completa autonomia l’eccezionale fabbisogno trasfusionale e non c’è stata quindi la necessità di attivare piani di mobilità dalle altre regioni.” Così il dr. Giancarlo Maria Liumbruno, Direttore centro Nazionale sangue, Istituto Superiore di Sanità, è intervenuto a Cuore e Denari su Radio 24 sull’emergenza sangue in Puglia, e continua: “Abbiamo da poche settimane in vigore un piano nazionale per la gestione delle maxi emergenze, che è stato approvato con un accordo dalla Conferenza Stato Regioni, abbiamo allertato le regioni che avevano disponibili scorte per le maxi emergenze, ma l’ondata di solidarietà è stata così grande che le strutture hanno sopperito con quello che avevano e con quello che hanno raccolto”.
A Nicoletta Carbone, conduttrice di Cuore e Denari su Radio 24, che chiede se l’appello ad andare a donare sia il segnale di un’emergenza sangue nel nostro paese il Direttore del centro nazionale sangue risponde: “Il sistema trasfusionale italiano è un sistema governato che si basa su un volontariato ben organizzato, quindi i fabbisogni trasfusionali trovano risposta regolare e quotidiana nelle donazioni programmate e in caso di eventi straordinari si attiva la catena di solidarietà, ma è una catena comunque governata dal mondo del volontariato e dalle strutture trasfusionali per porre un freno quando l’emergenza cessa e poi – conclude il dr. Liumbruno a Radio 24 – c’è anche un piano nazionale per la mobilità di sangue in seguito a maxi emergenze”.