Il week-end appena trascorso ha segnato per la maggior parte degli italiani (almeno quelli che se lo sono potuti permettere) la fine delle vacanze e forse, oggi, per moltissimi vi è stato il ritorno in ufficio, in fabbrica, al lavoro.
La vacanza se vogliamo è andata bene anche se disturbata dai continui telegiornali, giornali e radio, che non hanno fatto che parlare di crisi, di nuove tasse e di difficoltà del nostro Paese, che per la prima volta ha visto Berlusconi ammettere di dover mettere le mani nella tasche degli italiani.
Avranno pensato gli italiani… “se Berlusconi lo ammette allora siamo veramente nei guai”… Questo non perché il buon Silvio non avesse fatto altrettanto direttamente o indirettamente anche prima, ma perché prima il suo sorriso e le sue battute avevano sempre fatto credere che il nostro Paese fosse al riparo da problemi legati alla crisi e che gli italiani non avevano nulla da temere.
Se super Silvio ammette la sconfitta e lo fa davanti alle telecamere che tante volte lo hanno visto sempre dire “più … qualcosa … per tutti” allora siamo alla frutta e il rientro dalle vacanze vede all’orizzonte delle famiglie italiane solo grandi nuvoloni.
Un minimo di speranza l’aveva data il mondo politico che aveva addirittura fatto finta di interrompere le vacanze e fatto capire che avrebbe votato unanimemente le misure necessarie al Paese.
Dopo qualche giorno però tutti i nodi sono venuti al pettine con un tutti contro tutti (nel senso che ormai anche gli schieramenti sono dilaniati al loro interno) da far accapponare la pelle.
Chi protesta, chi sciopera, chi manifesta, chi non vuole l’abolizione delle province, chi quella dei piccoli comuni, chi vuole la patrimoniale, chi vuole un punto in più sull’IVA, chi dice di combattere l’evasione (come se da 40 anni a questa parte non avessero detto già tutti così), e chi più ne ha più ne metta.
Una vera e propria babele nella quale purtroppo non si vede emergere alcun possibile traghettatore in grado di dare una speranza a questo Paese.
Siamo appesi agli insulti e alle goliardate di Bossi (peccato sia un Ministro della Repubblica), a un Berlusconi che non ha le idee chiare su nulla se non su quella di rimanere a Palazzo Chigi, a un Bersani che non abbiamo ancora capito cosa voglia fare, a un Di Pietro per cui eliminato politicamente Berlusconi tutti i problemi d’Italia sono risolti, a un Terzo Polo che al momento non incide più di tanto andando anche un po’ in ordine sparso su chi partecipa a manifestazioni, chi no.
Una vera e propria bailamme. E intanto gli italiani sono di nuovo a casa con una sola certezza: le sorprese ci saranno e saranno sicuramente brutte.
di Michele dell’Edera
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