Nell’ultima Sessione Plenaria del Parlamento Europeo, tenutasi a Strasburgo la scorsa settimana, sono state adottate nuove regole sulle attività dell’Agenzia Frontex (Agenzia Europea per la Gestione della Cooperazione Internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri UE). Quest’ultima è stata investita di nuovi poteri volti ad una maggiore attenzione ai diritti umani e di maggiori risorse logistiche. Tra queste la nomina, da parte della stessa agenzia, di un ispettore per assicurare alle frontiere europee il rispetto dei diritti fondamentali.
“Si tratta della riforma più importante che l’Agenzia Frontex ha avuto fin dalla sua costituzione, nel 2004 – afferma l’On. Patriciello presente in aula al momento del voto sui cambiamenti al mandato – ed è proprio dalle valutazioni delle attività dell’agenzia che emerge l’importanza della sua valorizzazione per rendere il suo operato ancora più efficace”.
Oltre alla figura dell’ispettore è stata prevista la creazione di un forum consultivo che includerà l’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea e l’Ufficio Europeo di sostegno per l’asilo, l’Alto Commissario ONU per i rifugiati e specialisti di ONG del settore. Secondo le nuove norme adottate nel caso in cui dovessero perpetrarsi delle violazioni ai diritti umani, le missioni Frontex potrebbero essere sospese o cancellate del tutto.
Tra i compiti dell’agenzia ci sarà anche quello di assistere gli Stati membri in situazioni di emergenze umanitarie e soccorsi in mare. Frontex predisporrà codici di condotta per garantire la conformità ai diritti umani in tutte le missioni, incluse le operazioni di rimpatrio. Secondo il diritto internazionale nessuno potrà essere rimpatriato o fatto sbarcare in un paese in cui la propria vita o la propria libertà possano essere lese. Secondo il testo concordato, infatti, l’agenzia rispetterà il principio di “non respingimento” in ogni circostanza.
Per ciò che concerne le risorse logistiche Frontex avrà una maggiore autonomia. Acquisterà o affitterà le proprie attrezzature, come auto ed elicotteri, invece di dipendere da quelle fornite dagli Stati membri di riferimento, come fatto finora. Le nuove norme impongono comunque ai Governi nazionali di rispettare gli impegni presi nel fornire le guardie di frontiera o una certa quantità di attrezzature. Queste squadre di frontiera dovrebbero dare una maggiore visibilità al Frontex aumentando allo stesso tempo l’efficienza dell’Agenzia.
Le nuove norme avranno effetto alla fine del 2011, dopo che il Consiglio darà il via libera e dopo 20 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea.