Mai un leader di Partito è riuscito ad inanellare in tanto poco tempo tanti errori consecutivi – ha dichiarato Angelo Sollazzo della Segreteria Nazionale del Partito Socialista.
Walter Veltroni con le sue brillanti intuizioni è riuscito a mettere in ginocchio la sinistra italiana ed in particolare la sinistra di governo.
D\’altra parte non ci si poteva aspettare altro da chi riesce a rinnegare le proprie origini arrivando, dopo essere stato segretario nazionale dei giovani del PCI e Direttore dell\’organo ufficiale del PCI, a dichiarare di non essere stato mai comunista.
Parimenti ha messo in discussione la stessa collocazione a sinistra del suo Partito, erede del più grande partito comunista d\’occidente.
La figuraccia rimediata a Madrid, dove non potendo firmare il manifesto socialista per le europee ha costretto il povero Fassino a firmare per conto di un morto quale oggi è il partito dei DS, ha chiuso il cerchio delle cantonate veltroniane.
L\’innovatore, chi voleva mandare il socialismo in soffitta come ferrovecchio del Novecento, l\’Obama italiano, l\’inventore di un nuovo modello di Partito, unico in Europa, si becca una sonora sberla alle politiche, facendo rimpiangere Prodi, il che sembrava impossibile, non riesce a dare una identità al Partito Democratico che non si colloca nel socialismo europeo ma non si capisce neanche quale è oggi la sua posizione anche in Italia.
La ricetta socialista per affrontare la crisi diventa l\’unica possibile in Italia e in Occidente anche in presenza di Governi di destra, il ferrovecchio si dimostra più che necessario, il socialismo risorge.
Veltroni dopo aver governato Roma per otto anni, lasciando un mare di debiti, pensando alle zone ricche della capitale ed investendo in notti bianche, in festivals cinematografari e canori, in spettacoli e canzonette, dimenticando le borgate della nuova e vecchia povertà e le sue stesse origini, aveva dichiarato che il suo futuro impegno sarebbe stato in Africa.
Speriamo che non fossero solo promesse vuote. Veltroni l\’Africa ti aspetta.