«Non c\’è alcun motivo serio per cui rivedere la soglia di sbarramento per le elezioni regionali, se non una finalità privatissima che non ha dignità politica». Lo dichiara l\’on. Salvatore Tatarella a proposito della ipotesi di ridurre al 4% la soglia per l\’accesso in Consiglio regionale.
«È imbarazzante – spiega Tatarella – che il centrosinistra pugliese provi a usare le leggi che regolano il funzionamento delle istituzioni per favorire giochi di basso cabotaggio a uso e consumo interno della coalizione». «Dopo le ultime elezioni politiche più che mai – aggiunge l\’eurodeputato – non c\’è più alcun dubbio sul fatto che gli italiani chiedono, vogliono e pretendono la semplificazione del quadro politico: è avvenuto con il voto di aprile 2008, in cui malgrado la legge elettorale fosse immutata rispetto al 2006 il risultato ha concesso l\’ingresso in Parlamento a un numero ridottissimo di partiti, con un giovamento indiscutibile per il funzionamento delle Camere». «Sarebbe peraltro sleale – insiste l\’esponente del Pdl – cancellare l\’impegno assunto dalla consigliatura regionale precedente che diventerà norma con le prossime elezioni dedel 2010».
«Non c\’è alcuna motivazione politica degna di questo nome – conclude Tatarella – a sostenere la volontà del centrosinistra di abbassare lo sbarramento, se non un desiderio autoreferenziale di mantenere in vita artificialmente un assetto politico frammentato e partitocratico: niente di più inutile e dispendioso in un momento in cui qualsiasi risorsa sottratta all\’affronto della crisi economica è una risorsa sottratta al futuro del Paese».