“La notizia della revoca del finanziamento da parte della Regione Puglia di 9.650.000 già assegnati al Comune di Lucera per l’ultimazione dei lavori di messa in sicurezza dei lotti VI e VII del versante collinare Nord – Zona Ospedale è falsa e totalmente infondata”. Con queste parole il sindaco Pasquale Dotoli ha aperto la conferenza stampa utile a fornire chiarimenti sulla vicenda dei “versanti collinari”, fatta oggetto di “polemiche strumentali e attacchi ingiustificati che hanno avvelenato il clima della contesa politica a Lucera con l’uso e la diffusione scriteriata di notizie e informazioni lontane dalla verità dei fatti”.
 
All’origine della diffusione della notizia del “definanziamento” della ingente somma da impiegare per mettere in sicurezza il versante collinare a nord dell’abitato, minacciato da un movimento franoso che rischia di compromettere l’ospedale civile e alcuni edifici scolastici, è stata rilevata una errata interpretazione del punto 5.2.3. della delibera CIPE 14/06 da parte del responsabile del procedimento della Regione Puglia – Ufficio Difesa del Suolo che in una nota del 28 giugno 2010 comunicava in sostanza al Comune di Lucera che non essendo stati aggiudicati i lavori entro il 30/06/2010 “l’intervento è da considerarsi definanziato ed ogni obbligo assunto sarà a carico di codesto Comune. Seguiranno provvedimenti amministrativi consequenziali”.
Ma la nota della Regione non ha tenuto in debita considerazione che la delibera CIPE 14/06 al punto 5.2.3. fa distinzione tra “gli interventi con procedura di gara aperta alla scadenza prestabilita” e gli “interventi che alla scadenza prestabilita non abbiano ancora aperto la procedura”. Il caso del Comune di Lucera rientra nella prima fattispecie avendo avviato le procedure di gara prima del 30 giugno (scadenza prestabilita) e precisamente il 23 giugno e pertanto al Comune di Lucera non poteva e non doveva essere inviata quella nota.
Il sindaco Dotoli ha tempestivamente inviato una lettera al presidente della Regione Vendola ed al Ministero dello Sviluppo Economico in data 2 luglio 2010 ripercorrendo il faticoso iter che aveva portato il Comune di Lucera ad avviare le procedure di gara il 23 giugno scorso e rivendicando il diritto di completare le stesse vista la chiara posizione del Comune rispetto al contenuto della Delibera CIPE in oggetto.
L’8 luglio giungeva la risposta della Regione Puglia che non poneva in dubbio il trasferimento del finanziamento di oltre 9 milioni di euro al Comune di Lucera, chiedendo altresì al Ministero una proroga di un mese per il completamento dell’iter di affidamento dei lavori con relativa eventuale sanzione, secondo quanto previsto dalla delibera CIPE.
Recepita questa autorizzazione a procedere, il sindaco Dotoli ha così comunicato al RUP di portare a termine le pratiche già avviate per l’espletamento della gara entro il 30 luglio.
 
“Ho sentito il bisogno di fornire una ricostruzione complessiva della intricata vicenda per dare la riprova che, contrariamente a quanto detto e scritto da molti, la complessa operazione verrà chiusa nei tempi massimi consentiti e quei 9.650.000 euro non saranno sottratti a Lucera – è il commento del primo cittadino -. Giova ricordare che l’amministrazione Dotoli, al suo insediamento, ha trovato i fondi del V lotto non ancora aggiudicati, nonostante li stessi fossero stati assegnati al Comune di Lucera il lontano 26 luglio del 2007, poco dopo l’insediamento dell’amministrazione Morlacco. Poichè l’aggiudicazione del V lotto era propedeutica a quella del VI e del VII lotto, si è dovuto procedere in fretta, recuperando il tempo perso da altri. E infatti – precisa ancora Dotoli – questa amministrazione lo scorso mese di aprile ha aggiudicato i lavori del V lotto (somme stanziate nel 2007) portando avanti nel contempo tutte le procedure per arrivare anche alla aggiudicazione dei lavori del VI e VII lotto”.
Dunque l’amministrazione Dotoli si appresta entro il termine del 30 luglio ad aggiudicare quasi 14 milioni di euro in soli 4 mesi: un risultato che mette al riparo la città dalle “ricadute negative della negligenza delle passate amministrazioni che non solo non hanno provveduto a spendere quanto dovevano, ma hanno messo in pericolo anche il successivo finanziamento”.

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