"Il clima è la sfida centrale, non solo una nazione è responsabile e nessuna puo\’ affrontarla da sola". Lo ha detto Barack Obama in una dichiarazione oggi all\’Aquila dopo l\’incontro dei paesi del Mef. "La scienza e\’ chiara" riguardo ai rischi a cui andra\’ incontro il nostro pianeta se non si agisce, ha aggiunto il presidente Usa ricordando come si stia alzando il livello dei mari e si innescano dei processi che possono aumentare i problemi di sicurezza alimentare e di siccita\’.
"Al vertice si sono fatti passi importanti" ha aggiunto Obama che, pur riconoscendo che tutte le differenze non sono state risolte, ha sottolineato che "non e\’ un impegno da poco risolvere tutte le differenze di posizioni tra 17 paesi sulla questione del clima".
Silvio Berlusconi dal canto suo ha sottolineato che la posizione assunta dalla politica americana sul clima e\’ \’\’un grande cambiamento\’\’ rispetto all\’amministrazione precedente. Il premier plaude all\’intenzione manifestata da Barack Obama \’\’di mettersi alla testa di questo movimento\’\’.
Quanto alla posizione di Cina e India, Berlusconi nota che sulla questione della riduzione dei gas serra "l\’atteggiamento dei due Paesi e\’ stato molto positivo" e "addirittura ci ha sorpreso".
L\’obiettivo e\’ quello di ridurre la produzione di anidride carbonica entro il 2050, ma "naturalmente va considerata la difficile situazione delle economie emergenti: non si puo\’ certamente pretendere che pratichino le stesse \’diete\’ dei Paesi occidentali. C\’e\’ stata una concordia, abbiamo esaminato anche le possibilita\’ per stabilire le diverse regole che dovranno essere seguite dai diversi Paesi, ma mi sembra di poter dire che c\’e\’ stata la concorde volonta\’ di procedere in questa direzione e quindi guardiamo alla Conferenza Onu che si terra\’ a dicembre a Copenaghen con molto maggiore ottimismo di prima".
Berlusconi sottolinea che tra i leader del G8 c\’e\’ stato "un clima davvero positivo. Mi sarebbe piaciuto che ci fossero state le telecamere per vedere come davvero la volonta\’ dei capi di Stato e di governo e\’ quella di collaborazione per uscire dal difficile momento della crisi".
Entrando poi nel merito delle questioni all\’ordine del giorno, il premier ha spiegato che per quanto riguarda l\’Iran \’\’sono state scartate le ipotesi di sanzioni\’\’, ma serve \’\’un dialogo forte e duro perche\’ in un tempo non troppo esteso si arrivi a una soluzione che non preveda che l\’Iran abbia armi nucleari\’\’. Lo afferma Silvio Berlusconi nella conferenza stampa di bilancio del secondo giorno del G8 a L\’Aquila. Il presidente del Consiglio ricorda che il summit ha approvato una \’\’dichiarazione forte\’\’ che \’\’mette in luce quello che e\’ accaduto dopo le elezioni e invita l\’Iran a smettere con comportamenti non in linea con un paese che intende dichiararsi democratico\’\’.
La conferenza stampa si e\’ conclusa con un polemico botta e risposta con l\’inviato di \’Repubblica\’. Il premier italiano ha interrotto il giornalista nel momento in cui ha iniziato la domanda riferendosi alle accuse rivolte al Gruppo "Repubblica-Espresso": "non credo che questi argomenti facciano parte del G8". L\’inviato ha pero\’ proseguito ricordando il successo di immagine ottenuto dal Governo in queste due giornate del vertice G8 e quindi ha chiesto se le accuse rivolte al gruppo editoriale di voler rovinare il prestigio dell\’Italia non fossero sbagliate. "Non avete raggiunto il risultato che volevate. Auguri", e\’ stata la risposta di Berlusconi, salutata da un applauso della sala.
Cerimoniale stravolto per il pranzo offerto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai grandi. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi siede tra Barack Obama e il leader libico Muammar Gheddafi, in un primo momento previsto a tre posti di distanza dal presidente degli Stati Uniti. Alla sinistra del premier, secondo il programma doveva prendere posto il presidente egiziano Hosny Mubarak. E\’ la prima volta che Obama e Gheddafi si inrociano e poi si stringono la mano e il loro contatto avviene a neanche un mese dai durissimi attacchi che il colonnello aveva rivolto agli Usa durante la visita in Italia, quando aveva accusato gli americani di essere \’terroristi\’, paragonandoli a Osama Bin Laden.
(da Capitanata.it – fonte Adnkronos)