Premiata con euro 10mila, la startup avrà accesso a un secondo finanziamento di 150mila euro per trasformare l’idea innovativa presentata in un progetto di ricerca da sviluppare in partnership con realtà operanti sul territorio

Lecce – Proviene dalla startup pugliese Regenerabioma, basata a Lecce, una delle 11 idee innovative premiate con euro 10mila ciascuna da una Call 4 Ideas promossa dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Cluster Scienze della Vita del Friuli Venezia Giulia – gestito dal Polo Tecnologico Alto Adriatico.

Regenerabioma – fondata da Cube Labs, il venture builder pugliese che crea e sviluppa startup a partire da progetti di ricerca accademici – propone una tecnologia innovativa per la cura delle ferite complesse, già testata con successo tramite uso compassionevole, che avrà accesso ad una seconda linea di finanziamento di euro 150mila per trasformarsi in un progetto di ricerca e sviluppo, da realizzare in Friuli Venezia Giulia in partnership con realtà operanti in loco, dalle imprese alle startup innovative e spin-off, dalle università agli organismi di ricerca e strutture socio-sanitarie.

Il prodotto in via di sviluppo sarà un dispositivo medico combinato, composto da un delivery system brevettato e biocompatibile e una soluzione di microbiota. L’idea innovativa, che troverà larga applicazione nel trattamento di pazienti con ulcere venose e nel piede diabetico ma anche nel campo dentistico, settore paradontale, consiste proprio nell’agire localmente sul microbiota cutaneo attraverso la somministrazione di ceppi batterici specifici.

A presentare l’idea Paolo Colussi e Piero Chiarelli: il dottor Colussi, farmacista, ha iniziato la sua carriera professionale nel settore farmaceutico in Sandoz/Novartis quasi 40 anni fa, sviluppando una solida esperienza in medicina e chirurgia rigenerativa e gestendo dispositivi e tessuti biologici a base di tessuti ossei omologhi ed eterologhi, sostituti dermici, tessuti adiposi, tessuti di banca, derivati del sangue e cellulari. Il Prof. Chiarelli è ricercatore CNR e professore di Strumentazione di Biomedica presso l’Università di Pisa, con più di 120 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, capitoli di libri, atti di congressi e brevetti nazionali e internazionali.

Oltre 6 milioni di persone in Europa soffrono di ferite correlate al diabete o hanno ferite complesse e croniche, che possono diventare croniche e portare all’amputazione degli arti. L’innovazione del prodotto proposto sta nel concetto di andare ad agire localmente sul microbiota cutaneo, ripristinando lo stato fisiologico – ha spiegato Paolo Colussi, Principal Investigator – In una visione olistica del trattamento delle ferite, la conoscenza e l’utilizzo di specifici elementi del microbioma risultano di fondamentale importanza. Questa strategia moderna e innovativa consente di contrastare efficacemente le infezioni, modulare l’infiammazione e attivare la risposta immunitaria innata. Crediamo fermamente che l’impatto generato da questo approccio clinico sarà significativo, migliorando notevolmente la gestione delle patologie, specialmente in ambito domiciliare, e riducendo i costi associati”.

Le altre 10 idee selezionate dalla call, che si rivolgeva a startup, spin-off, micro, piccole e medie imprese regionali, italiane ed estere che presentassero idee e progetti innovativi nel settore life science e che sono state valutate e selezionate da una commissione tecnica della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, provengono da: Lombardia (BRAINDTECH), Piemonte (AEQUIP SRL e COQUA LAB SRL), Marche (BIOCHICA SRL e NANODENT SRL) e Friuli Venezia Giulia (RECORNEA SRL, ULISSE BIOMED SPA, EPIGEN THERAPEUTICS SRL, FUTURA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS e LIONDX SRL).

Il bando ‘Call 4 Ideas’ è solo uno degli strumenti per stimolare idee innovative che possano diventare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzarsi sul territorio regionale e per sostenere la collaborazione tra i diversi attori del territorio promossi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel settore Scienze della Vita – ha affermato Alessia Rosolen, Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Favorire queste idee non solo contribuisce a elevare le performance del settore sanitario e socio-sanitario regionale, ma è anche un volano per incentivare un ulteriore sviluppo della competitività del Friuli Venezia Giulia, attraendo nel nostro territorio altri investimenti e nuovi soggetti imprenditoriali, in grado anche di incrementare opportunità di lavoro”.

Il Cluster Scienze della Vita FVG promuove la collaborazione e l’innovazione mediante lo scambio e il trasferimento di conoscenze e competenze, contribuendo così allo sviluppo e alla valorizzazione dell’ecosistema delle Scienze della Vita regionale. Partendo dalla volontà di promuovere una collaborazione sinergica tra le realtà operanti sul territorio – Istituti di ricerca, IRCCS, università, Istituti tecnologici superiori ed imprese – l’obiettivo è quello di ottenere una sempre maggiore integrazione tra ricerca, innovazione e impresa e creare così una sinergia che sia una ulteriore fonte di attrattività per idee innovative ed investimenti.

Questa Call 4 Ideas rende concreto l’impegno del Cluster Scienze della Vita nel voler attrarre innovazione in Friuli Venezia Giulia valorizzando la rete tra istituzioni, aziende e centri di ricerca per promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche volte al miglioramento della vita dell’essere umano nel territorio regionale – ha dichiarato Stefano De Monte, Cluster Scienze della Vita FVG ManagerAd esempio, il 48% delle proposte proviene da imprese con base fuori dal Friuli Venezia Giulia, ed è suddiviso tra Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto, Marche, Toscana, Molise, Trentino e Puglia. Territori nei quali risiedono delle realtà molto significative nell’ambito delle Scienze della Vita e con i quali, in un’ottica nazionale di sistema, la collaborazione è già attiva e viene così ampliata”.

Le idee e i progetti premiati rappresentano non solo l’inizio di un futuro imprenditoriale, ma anche la speranza per una salute migliore – ha detto Ennio Tasciotti, Direttore Human Longevity Program IRCCS San Raffaele Roma, Professore Ordinario Università San Raffaele Roma e Advisor Scientifico Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia GiuliaI vincitori hanno dimostrato di avere il coraggio di sognare e di avere una visione avanzata sul futuro delle scienze della vita. Adesso la sfida che li aspetta è quella di trasformare quei sogni in progetti concreti. Il mio consiglio è di continuare ad essere audaci e a credere nell’innovazione ma allo stesso tempo di impegnarsi a realizzarli con passione e determinazione. È solo attraverso la ricerca traslazionale che possiamo rispondere alle esigenze sanitarie più urgenti del nostro tempo e questa trasformazione non è solo un atto di innovazione, ma un imperativo etico che deve tradursi in benefici reali per i pazienti, in cure più efficaci e accessibili, in diagnosi più precise e in una migliore qualità della vita”.