L’iniziativa “Innovazione e accelerazione” porta il venture building negli atenei italiani e affianca studenti e PHD nel passaggio dall’idea al business, contribuendo allo sviluppo territoriale e all’occupazione.
Favorisce l’incontro tra industria, talenti e investitori e in tre mesi converte un’idea di business in concetto, nei successivi dodici mesi, presenta un prodotto pronto per essere lanciato sul mercato
Il venture builder italiano FoolFarmS.p.A. e l’Università degli Studi di Sassari presentano “Innovazione e accelerazione”, un progetto in grado di stimolare la crescita dell’innovazione nazionale. Protagonisti operativi dell’iniziativa sono Foolers Village, l’iniziativa di FoolFarm che porta il venture building nelle università italiane e l’incubatore di impresa di ateneo CUBACT affiancato dai corsi di studio a forte impatto innovativo targati UNISS. Con gli auspici del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Prof. Gavino Mariotti, il Foolers Village di Sassari nasce attraverso la responsabilità scientifica del professor Alessio Tola, Delegato al trasferimento tecnologico dell’Università di Sassari e di Andrea Cinelli, CEO e Founder di FoolFarm S.p.A.
Nasce così all’interno dell’Università di Sassari una nuova “fabbrica d’impresa” per promuovere l’imprenditorialità, favorire il trasferimento tecnologico e sviluppare startup innovative con un focus sul deeptech. Un volano per l’economia locale, che genera occupazione e trasforma l’attività dei laboratori di ricerca e il talento degli universitari in nuove aziende secondo l’iper-accelerazione tipica del venture building. Un modello che, in 3 mesi, converte un’idea di business in concetto e, nei successivi 12 mesi, in prodotto pronto per essere lanciato sul mercato.
A portare il venture building negli atenei italiani è FoolFarm che, prima di Sassari, ha già lanciato il Foolers Village di Lecce in partnership con l’Università del Salento. E proprio in Puglia è già stata inaugurata una prima startup: Snaproof. L’idea è nata all’interno del centro di innovazione leccese ed è protagonista di una tesi di un gruppo di studenti di UniSalento. Oggi, Snaproof è una realtà e si avvia a presentare al mercato un nuovo standard per semplificare, con un solo gesto, l’esperienza d’uso di processi complessi, abilitando una vasta gamma di servizi sicuri, tra cui transazioni, firme, deleghe, pagamenti e identificazione utente.
A differenza di incubatori e acceleratori tradizionali che lavorano con startup già esistenti, i Venture Builder danno vita a nuove imprese partendo direttamente dalle idee, occupandosi dell’intero processo di costruzione aziendale. A dimostrazione della reale risposta ai bisogni di studenti e università, Foolers Village affianca questo bacino di idee inesauribile mettendo a loro disposizione il processo produttivo seriale del venture building, in grado di sviluppare parallelamente più progetti, grazie a un team condiviso di manager e professionisti esperti nella creazione di nuove aziende.
In particolare, il Foolers Village di Sassari curerà i corsi di formazione imprenditoriale nei programmi universitari; metterà a disposizione di studenti laureandi, laureati e PHD contest per la selezione di progetti imprenditoriali; svilupperà anche gli hackathon; gli eventi di innovazione locali e farà da tramite con la comunità locali di angel investor.
Il mondo industriale, l’amministrazione pubblica locale e nazionale e la comunità di investitori istituzionali e privati avranno nel Foolers Village di Sassari un interlocutore preferenziale soprattutto per i settori strategici e in costante crescita come Healthcare, Intelligenza Artificiale, Blockchain, Cybersecurity, Greentech, Agritech, Tourismtech e Proptech, per sviluppare progetti che generano ricavi dal giorno zero e hanno un impatto significativo a livello territoriale.
Con Foolers Village l’Università di Sassari fa proprio un sistema virtuoso che ha ricadute in termini occupazionali e di valorizzazione dell’eccellenza italiana, attraverso un modello economico innovativo che prevede la fornitura di servizi di incubazione, mentorship, affiancamento imprenditoriale, sviluppo di prototipi per startup interne ed esterne, oltre ad attività di open innovation in collaborazione con le aziende.
“Il progetto ‘Innovazione e Accelerazione’ dell’Università di Sassari in partnership con il venture builder FoolFarm è una iniziativa molto sfidante, che fa leva su un punto di forza come la tradizione innovativa della Regione”, commenta il Responsabile di ‘Innovazione e Accelerazione’ per l’Università di Sassari, Professor Alessio Tola. “Il suo obiettivo principe è rendere il tessuto economico locale più attrattivo per le generazioni più giovani: individuando e incoraggiando i talenti e affiancandoli nello sviluppo del business, contribuiamo a tracciare un futuro economico e lavorativo più stabile e, soprattutto, capace di offrire opportunità concrete che, altrimenti, le studentesse e gli studenti dell’Università sarebbero costretti a cercare in altre regioni se non all’estero. Non di minore importanza garantisce all’Ateneo un ruolo più incisivo e completo nel percorso formativo degli universitari e delle universitarie, che può continuare post laurea e specializzazione. Investire sul territorio, mettere a disposizione esperienza, professionalità ed essere l’interlocutore con il mondo dei capitali è un’occasione che il sistema sardo nel suo complesso deve saper cogliere e sostenere”.
“Foolers Village di Sassari è un elemento focale per lo sviluppo e la crescita del venture building in Italia e per incontrare l’innovazione là dove nasce, presidiare il territorio con strutture e servizi disponibili in luoghi dove il potenziale è elevato”, dichiara Andrea Cinelli, CEO e Founder di FoolFarm S.p.A. “Ringrazio l’Università di Sassari che ha accolto con grande interesse un’iniziativa che guarda ai giovani, per costruire nuove realtà di successo. Continueremo a sostenere e supportare i talenti attraverso gli investimenti, i servizi e le competenze dei Foolers Village che stanno nascendo in tutta Italia: nei prossimi mesi prevediamo di lanciare l’iniziativa a Napoli, in collaborazione con l’Università degli Studi Federico II, per poi andare alla volta di Bolzano”.