Riuscirà l’Italia a valorizzare i suoi giovani e a renderli protagonisti della ripresa economica? Questo uno degli interrogativi che ha dato vita a “Il Bivio, sogni e speranze dei giovani italiani in tempo di crisi” (Mondadori): il nuovo libro dell’imprenditore della green economy e Presidente Nazionale dei Giovani di Confapi Angelo Bruscino che sarà presentato oggi giovedì 28 gennaio, alle 17 nella sala consiliare del Comune di Mercogliano, alla presenza del Sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo, dell’Assessore alla cultura Lucia Sbrecia, il Presidente della Confapi di Avellino, Ciro Ciaccio, il Consigliere della Regione Campania e componente della Commissione Istruzione e Cultura, Ricerca Scientifica, Politiche Sociali Carlo Iannace, modera il giornalista Alfredo Picariello, direttore di Più Economia.
“La rinnovata attenzione – dichiara Bruscino – delle grandi multinazionali del mondo digital come Cisco e Apple per l’Italia ed in generale per la Campania con importanti investimenti che puntano a formare giovani in zone difficili come Scampia è un segno di grande speranza e fiducia ed una testimonianza che il Bivio tra oggi e domani è chiedere alle nostre istituzioni ed ai nostri ragazzi di puntare sempre più sulla conoscenza vero ed unico paradigma della rivoluzione economica di questo secolo e grande opportunità per i nostri straordinari ragazzi”.
Questo saggio è un’istantanea di storie, sogni e speranze dei giovani italiani, che oggi vivono e si barcamenano tra numerose incertezze, tra crisi economica e sociale, tassi di disoccupazione soprattutto giovanile mai toccati prima e una visione del futuro che sembra più nera del passato. Ne esce il ritratto di una generazione preoccupata per il domani, in crisi di valori e di modelli, ma questi ragazzi chiamati con i più fantasiosi nomignoli, da Bamboccioni, a Choosy, a Neet, continuano a essere la nostra speranza per ridisegnare un futuro e un destino più roseo di quello che si è vissuto in questi anni.
“Il futuro dei nostri giovani è estremamente legato alla formazione che riceveranno nel nostro sistema scolastico ed universitario, – dichiara Angelo Bruscino – nell’era dell’economia della conoscenza, la differenza verrà fatta soprattutto da quanto sapremo approfondire i temi dell’innovazione e della creatività. Per questa ragione è necessario che l’Italia usi tutti gli strumenti possibili nel tentativo di creare una generazione di cittadini del mondo che mantengano le loro radici e la loro capacità di essere uomini e donne del fare qui nello stivale. Dobbiamo ritornare ad essere importatori di giovani menti e non solo esportatoti come accaduto negli ultimi anni, questo il nostro Bivio, la nostra vera sfida.”