Il libro, da qualche giorno nelle librerie baresi – spiega l’autore – mette in fila gli eventi, i fatti, gli atti degli ultimi diciotto anni di storia del teatro Petruzzelli di Bari: una sorta di commedia degli equivoci, un teatro dell’assurdo in cui c’è stato sempre un non-detto, un fine nascosto, più o meno spudoratamente illecito, di cui però nessuno ha avuto voglia di accorgersi».
I primi capitoli sono dedicati al racconto della vicenda penale: diciassette anni di processi, due sentenze d’appello, due di Cassazione per condannare soltanto i due esecutori materiali e nessun mandante. Ciò che segue è il racconto, documentato e per molti versi inedito, delle trame – spesso illecite – intessute da protagonisti pubblici e privati, dalla Soprintendenza dei beni culturali (che ha commissionato e fatto commissionare progetti di ricostruzione per tre volte) agli enti locali (che hanno firmato un protocollo d’intesa per stanziare fondi per i lavori e oggi lo rinnegano e chiedono al tribunale di dichiararlo nullo), dal governo Prodi che ha espropriato alla Corte costituzionale che ne ha bocciato il decreto. Nel 2007 viene bandito finalmente un appalto per la ristrutturazione del teatro ricorrendo all’escamotage della legge sulla Protezione civile: importo 23 milioni di euro, lievitato in pochi mesi del 156% per «migliorie».
Nel 2001 era stata preventivata una spesa di 60 miliardi di lire, ma alla fine sono stati spesi complessivamente 50 milioni di euro (quasi il doppio), tredici dei quali tuttora senza copertura.
L’ultimo capitolo del libro fa il punto sulle inchieste giudiziarie: la Autorità di vigilanza sui lavori pubblici ha denunciato una lunga serie di imbrogli, sprechi e irregolarità; la Procura di Bari ha aperto un fascicolo di indagine sugli appalti, sul ricorso improprio alla legge sulla protezione civile e sulla gestione dei fondi pubblici per la ricostruzione; la proprietà privata del teatro è stata ora espropriata “di fatto” dal momento che la gestione è stata affidata a un ente lirico, ignorando gli eredi dell’imprenditore che costruì a proprie spese il teatro a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. «Come dire – si legge nell’introduzione al libro –  che, diciotto anni dopo l’incendio, ulteriori strascichi giudiziari sono assicurati».

Info: www.ilteatrodegliimbrogli.it

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