- ManpowerGroup assumerà per ruoli interni all’azienda 50 nuovi talenti
- Le soft skills, come il lateral thinking, al centro del format per la ricerca dei talenti
- I recruiter del futuro verranno individuati con una challenge sui social network
Milano – Al via il nuovo programma di recruiting di ManpowerGroup. Un progetto rivolto in particolare alla GenZ, ideato per cercare, selezionare e assumere 50 nuove figure professionali interessate a intraprendere una carriera nel settore HR. Un progetto con una strategia nuova e interattiva, basata sulle caratteristiche principali delle nuove generazioni: approccio
disruptive, forte attitudine al cambiamento e apertura verso la multiculturalità. Trovare candidati talentuosi, fuori dal comune e “pensatori laterali” richiede soluzioni innovative e modelli inesplorati.
Per questo motivo, il programma GUESS THE RIDDLE mira a creare nuovi processi di attrazione e reclutamento. Per attrarre i talenti della GenZ, che fanno parte della prima generazione nativa digitale e social, ManpowerGroup ha ideato la campagna di marketing #guesstheriddle, che si prefigge di stimolare e testare le competenze dei candidati attraverso una challenge avvincente e inedita.
Un progetto che si fonda sulle caratteristiche della GenZ, che secondo la ricerca del Gruppo “Closing the skills gap: what workers want”, li descrive come ambiziosi, fortemente focalizzati sulla carriera, ma anche sullo sviluppo delle competenze.
I candidati per GUESS THE RIDDLE sono laureati o laureandi preferibilmente in materie giuridiche, umanistiche o economiche entro i 29 anni (per attivare l’apprendistato), disponibili a lavorare in una delle sedi Manpower in Italia. Conoscono molto bene Office, Internet Explorer e Outlook, la lingua inglese, utilizzano i social media e hanno competenze digitali. Sono intraprendenti, appassionati, alla ricerca di nuove sfide, focalizzati sugli obiettivi, riuscendo a gestire la complessità e il continuo cambiamento, collaborando in team ma senza perdere di vista i propri obiettivi individuali.
Per potersi candidare alle posizioni aperte interne all’azienda, i giovani talenti dovranno risolvere dei quiz sul “pensiero laterale” (ovvero la capacità di risoluzione dei problemi logici, osservandoli da diverse angolazioni), che troveranno sui principali social network (Facebook, TikTok, Instagram, Twitter, Telegram). Il programma di attraction si avvarrà inoltre di una piattaforma di video interviste, uno step importante per il processo di selezione.
L’ingresso in azienda, per chi verrà selezionato, avverrà con una proposta di internship della durata di 3 mesi, affiancati da professionisti del settore, a cui seguirà un contratto di apprendistato di 24 mesi durante il quale potranno apprendere il know how e i valori aziendali per poter operare nel settore delle risorse umane.
Per tutto il percorso si svolgeranno attività di formazione e verrà assegnato un “buddy”, un tutor esperto per guidare i giovani nel loro percorso di crescita e di carriera.
Con questo affiancamento e programma di formazione, il progetto sarà finalizzato a supportare le attività di sviluppo commerciale e di reclutamento e selezione di candidati.
Marilena Ferri, People & Culture Director di ManpowerGroup Italia: “Le persone rappresentano per ManpowerGroup la risorsa più importante. Ci impegniamo a sostenere un sano equilibrio tra vita privata e lavorativa e a creare un ambiente di lavoro dinamico, investendo sullo sviluppo professionale e personale attraverso opportunità di apprendimento e crescita.
Lo facciamo perché sempre di più le aziende hanno bisogno di una strategia di sviluppo delle persone, che valorizzi competenze, modelli organizzativi e stili di leadership connessi alla digital transformation. La nostra azienda ha un DNA che si basa su valori molto forti ed è caratterizzato da una purpose incentrata sull’etica, in grado di consolidare anche il senso di appartenenza delle persone all’interno dell’azienda e di promuovere un ambiente equo e relazioni più inclusive.
Puntiamo all’innovazione nel recruiting e alla predittività e non abbiamo paura di sperimentare, infatti siamo arrivati a
organizzare processi di recruiting basati sul lateral thinking perché riteniamo che le professioni delle Risorse Umane debbano essere continuamente aggiornate ai nuovi scenari in evoluzione, così come i nuovi talenti che scelgono di formarsi con noi”