Bari – «Emerge in tutta la sua gravità la difficoltà di riuscire ad adottare un’efficace politica di mitigazione del rischio strutturale delle costruzioni esistenti in Puglia, nonostante l’ampia casistica di gravi crolli di edifici anche recenti e gli obiettivi prioritari di recupero e riqualificazione ‘sostenibile’ delle periferie. La problematica è sentita, come dimostrato dal dibattito sulle recenti iniziative come l’istituzione in Puglia del fascicolo del fabbricato, ma purtroppo ci sono ancora grossi nodi da sciogliere, come l’ inadeguatezza della Normativa nazionale vigente e la necessità di disporre di finanziamenti, professionalità e tempo adeguati, anche per il solo censimento del rischio». E’ il professor Amedeo Vitone, presidente della SI&A, la neonata Scuola Ingegneria & Architettura, a lanciare l’allarme sul patrimonio costruttivo regionale durante il convegno “La sicurezza strutturale delle costruzioni esistenti“, organizzato dalla scuola di formazione, dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Bari e patrocinato da ANCE Puglia, ANCE Bari e Bat e da diversi Enti Pubblici regionali.
All’evento, a cui hanno preso parte oltre mille operatori della filiera delle costruzioni di tutta la Regione, sono intervenuti tra gli altri Angelo Domenico Perrini (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari), Domenico De Bartolomeo (Presidente dell’ANCE Bari e BAT), Roberto Lorusso (Consigliere dell’ANCE Bari e BAT e Vice Presidente di SI&A), Francesco Musci (Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche per la Puglia e Basilicata), Salvatore Buonomo (Soprintendente Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Bari e BAT), Vincenzo Sinisi (Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari) e Giovanni Bianco (Presidente del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Bari).
Dunque è massima l’attenzione sul tema della sicurezza del costruito, necessità per la collettività e dovere per gli organi preposti alla sicurezza comune oltre che per i professionisti e le imprese che devono garantirla nei loro progetti. E’ proprio sulla scarsa cultura tecnica in tema di sicurezza delle costruzioni e sul gap esistente tra quanto si studia all’Università e quello che bisogna fare in cantiere che si è concentrato parte del dibattito. In tal senso il vicepresidente della SI&A e consigliere direttivo ANCE Bari Bat Roberto Lorusso ha confermato che «la scuola punta ad assicurare una pratica formazione professionale con un alto livello di qualità. Il successo dell’odierno Convegno e l’attenzione rivolta alla Scuola dall’ANCE è il segno evidente della forte necessità di cultura tecnica applicata al mondo delle costruzioni. Lavoreremo senza scopo di lucro per fare da anello di congiunzione tra il sistema formativo Universitario e il mondo del lavoro nel settore delle costruzioni; erogheremo un’offerta qualificata di aggiornamento professionale continuo, che coinvolga committenti e tecnici alla ricerca di un linguaggio comune per un’utile sintonia fra teoria e pratica nel modo del lavoro».
Le relazioni tecniche di Carlo Viggiani (professore Emerito di Geotecnica all’Università di Napoli Federico II), Antonio Lucchese (Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici), Fabrizio Palmisano (Università del Salento; PPV Consulting), Massimo Alvisi (Alvisi Kirimoto + Partners), Pietro Cardone (Laboratorio Tecnoprove), Vitantonio Vitone e Francesco Bonaduce (Studio Vitone & Associati) hanno toccato diversi temi contestualizzati nell’ambito degli obiettivi di riqualificazione e recupero del territorio: tutela dei beni monumentali, recupero delle periferie urbane e mitigazione del rischio. Anche il ‘fascicolo del fabbricato’, recentemente istituito dalla Regione Puglia, è stato oggetto di un vivace dibattito.