Bari – I contribuenti pugliesi ricorrono meno contro il fisco: è in significativo calo, infatti, sia il valore dei ricorsi alle commissioni tributarie provinciali e regionale della Puglia (-17%, da 1,459 miliardi di euro del 2016 a 1,207 del 2017) che il loro numero (-11%, dai 18.895 del 2016 ai 16.805 del 2017), con un calo conseguente anche del valore medio del ricorso, passato da 175.903 a 151.479 euro (fonte: rielaborazione ODCEC Bari Rapporti sul contenzioso tributario Direzione Giustizia Tributaria del MEF). Del trend in atto se ne è parlato durante la prima giornata del convengo ‘Commercialisti, istituzioni e imprenditori a confronto: la rete delle competenze per lo sviluppo del Paese’, organizzato dagli Ordini dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bari, Taranto, Trani, Potenza e Matera e patrocinato da CNDCEC, IFAC, CNPR e CNPADC.
“Il calo in atto – ha dichiarato Elbano de Nuccio, promotore dell’iniziativa e presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bari – risponde a diversi motivi; in primis c’è una maggiore propensione dei contribuenti pugliesi agli strumenti volti a ridurre il contenzioso tributario, come l’accertamento con adesione e la rottamazione delle cartelle esattoriali. Inoltre, la nuova norma che prevede l’addebito delle spese processuali alla parte soccombente, induce i contribuenti a intraprendere contenziosi di qualità, fondati su ragioni di ricorso valide, evitando contenziosi dilatori”.
Nello specifico i ricorsi alle commissioni provinciali sono passati dai 13.250 del 2016 agli 11.193 del 2017 (segnando un calo del 16%) per un valore complessivo in discesa del 12%, da 813.573 a 716.186 e un valore medio del ricorso pari a 63.985. I ricorsi alla commissione tributaria regionale hanno segnato nel 2017 una leggera decrescita nel numero (sono stati 5.612 contro i 5.645 del 2016) e rilevante nel valore (-24%, da 646.359 euro del 2016 a 491.016 del 2017) con un analogo calo dell’importo medio del ricorso (da 114.501 a 87.493 euro).