L’edizione 2019 di Safety Expo, in programma dal 18 al 19 settembre a Bergamo Fiera, presenta un programma composto da oltre cento incontri tra convegni, tavole rotonde, seminari di approfondimento, corsi di formazione, esercitazioni pratiche e sicurezza in scena. Molti di questi saranno dedicati alla prevenzione incendi, con la partecipazione di qualificati relatori del settore.
In particolare, nei convegni organizzati dalla rivista Antincendio si parlerà dell’approvazione delle modifiche al Codice di prevenzione incendi, con l’eliminazione del cosiddetto “doppio binario” per la progettazione antincendio delle attività soggette al controllo da parte dei Vigili del Fuoco. E di cosa accade nei sopralluoghi, quali sono gli elementi a cui bisogna porre particolare attenzione, come cambiano le responsabilità.
Si affronteranno inoltre tematiche quali le nuove regole tecniche di prevenzione incendi per strutture sanitarie, locali di pubblico spettacolo, edifici abitativi civili, impianti di GNL (Gas Naturale Liquefatto), stoccaggio di rifiuti, musei ed edifici sottoposti a tutela. Nell’ambito del Fire Safety Engineering sarà interessante analizzare esperienze internazionali di progettazione, che evidenzieranno le differenze esistenti fra l’Italia e gli altri Paesi.
Tra i temi di attualità la prevenzione nelle chiese, di cui si è tornati a parlare dopo l’incendio di Notre Dame, che ha fatto chiedere a molti se le società incaricate del restauro avessero previsto un adeguato piano di sicurezza e se le norme antincendio fossero state rispettate.
“In Italia le chiese non sono attività soggette ai normali controlli per la prevenzione degli incendi che riguardano invece gli edifici civili, non per questo chi ne è responsabile può omettere di realizzare un’adeguata opera di prevenzione. Allo stato attuale le tecniche moderne e gli strumenti tecnologici ci consentono di raggiungere questi risultati”, ha dichiarato Fabio Dattilo, capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che interverrà a Safety Expo 2019.
“Il piano antincendio di un edificio deve essere realizzato come se si trattasse di un abito su misura – ha spiegato Fabio Carapezza Guttuso, direttore generale per la Sicurezza del Ministero per i beni e le attività culturali – I cantieri, rappresentano situazioni che per loro natura portano ad un’alterazione dell’analisi del rischio elevandolo, perché nell’edificio vengono introdotti elementi come ad esempio le impalcature. Per questi motivi la normale vigilanza dei monumenti deve essere adeguata al rischio specifico rappresentato dal cantiere. Negli edifici in pietra il rischio normalmente è basso, ma nelle impalcature sono spesso inserite panche lignee su cui vengono appoggiati solventi e purtroppo talvolta altri pericolosi elementi di innesco”.