Da un lato un approccio europeo più regolamentato e cauto, focalizzato sulla protezione dei dati e dell’etica. Dall’altro quello americano, più incline a promuovere l’innovazione e lo sviluppo rapido senza eccessive restrizioni normative, che però arrivano puntuali su casi specifici mosse da una certa intraprendenza dei giudici. Quello che sta succedendo a OpenAi ne è un esempio.
Milano, 3 ottobre 2024 – Per mettere sul mercato un sistema che utilizza l’AI bisogna prepararsi. Se lo si fa in Europa il rischio è perdersi tra protocolli e regolamenti, particolarmente stringenti. Se ci si sposta oltreoceano, negli Usa, seppur in presenza di un mercato più libero, bisogna essere pronti a verifiche più che accurate nei singoli casi. Nell’imminenza dell’entrata in vigore dell’AI ACT, Privacy Week con BSDLegal porta alla Milano Digital Week una discussione con casi concreti su come prepararsi per fare business con l’Intelligenza artificiale nel mercato non solo europeo ma anche globale, in particolare quello statunitense.   Ad approfondire questi argomenti, moderati da Marina D’Incerti, giornalista, curatrice Privacy Week presso lo Spazio Lenovo, l’Avv. Andrea Baldrati, founder Privacy Week e BSD Legal, studio di consulenza per business con focus sul digitale e Andrea Rossi, CEO e founder di IamonesAI, piattaforma di identità generativa.

 

Siamo solo noi (europei) “i cattivi”?

 

Mentre i burocrati europei bloccano l’IA, gli USA lasciano piena libertà all’innovazione.  In UE c’è la convinzione che si sia sempre frenati da obblighi di conformità e montagne di documenti, mentre in America si può fare impresa senza lo spettro di sanzioni al primo errore. Una narrativa che sembra ormai consolidata nell’immaginario di tutti. In effetti chi può negare che lEuropa sia molto attiva nella regolamentazione in campo digitale? GDPR, DGA, DSA, DMA e ora AI ACT; anche agli operatori del settore sono duramente sfidati da tutte queste sigle. Però quando si parla di Intelligenza Artificiale si sta registrando un cambio di tendenza negli USA che si contrappone a questa narrazione.

 

Durante l’incontro si approfondirà quindi in modo chiaro e concreto l’AI Act, con focus sui punti di discontinuità rispetto al GDPR. Sarà possibile capire perché la valutazione del rischio è al centro del regolamento e quali sono le nuove responsabilità per le aziende, inclusa la marcatura CE per i sistemi AI ad alto rischio. Baldrati e Rossi approfondiranno anche l’importanza di approcci multidisciplinari per la conformità e l’integrazione con normative internazionali.

 

Gli USA: meno regole, ma più enforcement

 

Se è vero che in America non è stato ancora pubblicato un testo unitario e vasto come l’AI ACT – anche se California, Virginia e Maryland si sono dotati di loro leggi – quello che sorprende è l’intraprendenza delle autorità di enforcement americane che stanno creando una serie di precedenti molto interessanti anche per gli stakeholders europei.  Si pensi per esempio, al fatto che La Federal Trade Commission (FTC) ha recentemente avviato l’iniziativa denominata Operation AI Comply”, con l’obiettivo di contrastare le aziende che pubblicizzano servizi o prodotti basati sull’AI con dichiarazioni e promesse fuorvianti sfruttando a proprio favore l’hype attorno al mondo AI. Interessante anche la notizia dell’azienda Texana che è stata accusata di aver falsato i bassi valori di “hallucinations” del suo sistema IA utilizzato in campo sanitario (qui il racconto). E da notare è anche il rigido protocollo di ispezione sui dati di training di OpenAi che ha emesso in questi giorni la Corte Distrettuale degli Stati Uniti – Distretto Nord della California, nel quadro di una causa in tema di proprietà intellettuale.

 

Andrea Rossi, racconterà quindi il percorso di compliance della sua IamonesAI, un esempio reale di come una start-up AI italiana ha dovuto affrontare una due diligence rigorosa richiesta da un’azienda USA. Si scoprirà quindi l’importanza e il valore della compliance nei mercati internazionali e nei contesti di supply-chain. Di Malta a sua volta mostrerà dal vivo come affrontare un AI risk assessment conforme ai requisiti dell’AI Act, con un caso di studio basato proprio sull’esperienza di IamonesAI.

 

 

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Privacy Week è una media company specializzata in comunicazione strategica e creazione di contenuti sui temi della privacy, cybersecurity, intelligenza artifiacile, nuove tecnologie e diritti umani.

https://privacyweek.it/

 

Spazio Lenovo, in corso Matteotti 10 a Milano è uno degli hub della Milano Digital Week.

https://spaziolenovo.com/event/digital-week-2024/

Lenovo è partner 2024 di Milano Digital Week

 

Milano Digital Week (10-14 ottobre 2024) è l’evento diffuso e collettivo che da sette anni nella città di Milano mette al centro lo sviluppo e l’innovazione digitale dedicata a cittadini e imprese.

 

Per iscrizioni e maggiori informazioni

https://www.milanodigitalweek.com/event/pronti-a-fare-business-con-lintelligenza-artificiale

14 ottobre | ore 17:00 -17:30 | Spazio Lenovo, corso Matteotti, 10 Milano