TORINO – “Farmacia ospedaliera, tra innovazione, sostenibilità e governance: attorno a questi quattro poli si è sviluppato il dibattito del primo modulo Masterpharm 2024, che ha centrato il suo obiettivo, ottenendo grande partecipazione, approfondendo alcune validissime esperienze regionali, portando ad un ampliamento della platea dei partecipanti rispetto alle passate edizioni, e giungendo a definire e sostenere in modo chiaro il concetto di rete multiprofessionale”: così Francesco Cattel (Coordinatore di Masterpharm e direttore della struttura complessa di farmacia ospedaliera dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino) commenta la chiusura del primo appuntamento di Masterpharm 2024, evento di formazione che da tre anni a Torino si rivolge al mondo dei farmacisti ospedalieri.
La scelta di Cattel e del Comitato Scientifico per il primo modulo del 2024 – che ha visto la presenza di circa 100 professionisti – è stata quella di sviluppare un confronto in tre giornate tra le Farmacie ospedaliere di alcune regioni italiane, per far emergere esperienze ed eccellenze di settore in un panorama ampio di tematiche che vanno dall’organizzazione all’appropriatezza prescrittiva, dalla gestione ospedale-territorio all’automazione nel setting farmaceutico. L’evento torinese – aperto dai contributi di Nello Martini e Giovanna Scroccaro – ha così visto la condivisione di esperienze professionali provenienti da Piemonte, Lazio, Lombardia, Campania, Sicilia, Marche, Abruzzo, e Liguria, in un evento patrocinato da SIFO (che era presente anche con i saluti del presidente Arturo Cavaliere) e SIFACT (con il saluto di Francesca Venturini, past-president) e inaugurato dagli interventi di Lorenzo Angelone e Antonio Scarmozzino (Direzione sanitaria, AOU Città della Salute, Torino), Franco Ripa (Direttore programmazione, Sanità Regione Piemonte) e dei Direttori della Scuola di Medicina, Umberto Ricardi, e della Scuola di Farmacia ospedaliera, Gianluca Miglio, dell’Università di Torino.
La considerazione è centrale: il farmacista ospedaliero può portare un contributo sostanziale proprio laddove sui territori regionali c’è bisogno di progettare e creare nuova organizzazione e (quindi) rete. E’ un tema sottolineato anche da Barbara Rebesco (Direttore Politiche del Farmaco, Dispositivi Medici e protesica, ALISA, Genova), che ha portato l’esperienza ligure relativa alla gestione delle malattie infettive nel periodo COVID19 e nell’antimicrobial stewardship. “A partire dal periodo pandemico abbiamo creato una squadra coesa basata su un modello di rete ben definito, che ci ha portato a gestire con tempestività le terapie innovative”, ha dichiarato Rebesco, che ha anche sottolineato come “la nascita in Liguria dei Dipartimenti interaziendali regionali-DIAR, sia proprio una scelta di governance basata sull’implementazione dei vantaggi di una rete attiva ed efficiente”. Una considerazione poi condivisa anche da Matteo Bassetti (Direttore Clinica Malattie Infettive, IRCCS San Martino, Genova), che ha sottolineato che “oggi è molto importante la collaborazione tra il farmacista ed il clinico. Proprio il COVID19 ha dato nuovo impulso all’approccio multidisciplinare diffuso: in Liguria abbiamo sperimentato in modo particolarmente efficace il modello del dialogo tra farmacia territoriale, farmacia ospedaliera, medici del territorio ed ospedale. Portare avanti un modello simile, rispettando giustamente le peculiarità di ogni singola regione, credo sia fondamentale”.
Le parole introduttive di Franco Ripa – “i risultati più efficaci negli eventi si ottengono quando si raggiunge il mix equilibrato tra cultura manageriale e cultura tecnico-professionale. In questo modo si assicurano i migliori risultati per la salute del cittadino: e Masterpharm ha tutte le caratteristiche per appartenere a questa categoria” – sono state così confermate nell’andamento della tre giorni, che ha visto circa sessanta relatori condividere contenuti e riflessioni in un contesto di nove sessioni, a cui hanno portato il loro contributo anche farmaco-economisti, oncologi, esperti di malattie rare (tra cui Dario Roccatello, coordinatore Rete del Piemonte), esperti di logistica sanitaria e di digital therapeutics. Il prossimo appuntamento di Masterpharm24 è previsto per il prossimo novembre, quando – sempre a Torino – si terrà il secondo modulo, che vedrà un confronto tra esperienze italiane e internazionali sui “quattro poli” già indicati da Francesco Cattel, e che metterà – aggiunge il responsabile del Corso – “a confronto esperienze europee e nordamericane sui temi della farmacia ospedaliera, dell’innovazione, della sostenibilità e della governance del farmaco, ampliando anche lo sguardo e spingendosi verso un’analisi puntuale dei servizi sanitari nell’epoca delle innovazioni terapeutiche ed organizzative”.