Si è parlato di energia da biomassa alla Biblioteca Comunale “F. Trinchera” di Ostuni durante l’incontro organizzato da BTS Italia, azienda specializzata nella progettazione, costruzione e assistenza per impianti di biogas e il suo partner per il Sud Italia Impreservice. All’incontro hanno preso parte Alberto Sgarbi, responsabile vendite Centro Italia BTS, Filippo Picerno, amministratore delegato di Impreservice e Mimmo Tancredi, direttore tecnico Impreservice. Il convegno è la prima tappa del tour di incontri informativi sul tema dell’energia da biogas rivolto ad agronomi, veterinari, specialisti delle università e rappresentanti dei comuni interessati del Sud Italia.
Settore poco conosciuto al Sud Italia, l’energia prodotta da biogas rappresenta un settore energetico con larga possibilità di crescita nel Mezzogiorno e di rilancio del mondo agricolo in crisi da anni. Gli impianti di biogas utilizzano il metano prodotto dalla fermentazione batterica di residui organici provenienti da biomasse vegetali, scarti dell’industria agroalimentare, fluenti zootecnici, rifiuti organici e forsu (frazione organica dei rifiuti urbana ovvero l’umido della raccolta differenziata raccolto dalle pubbliche amministrazioni) che altrimenti finirebbero in discarica, per creare energia termica ed elettrica.
La tariffa onnicomprensiva prevista dal Gse per gli impianti di biogas con potenzialità fino a 1MW è pari a 28 euro/cent per kWh, per almeno 8 mila ore effettive di funzionamento dell’impianto nell’arco dell’anno, di contro alle 1500 ore annue del fotovoltaico. Si tratta di un’opportunità concreta che il mondo agricolo potrebbe cogliere per rilanciare il settore attualmente in crisi, per migliorare la sostenibilità ambientale degli allevamenti e ridurre i problemi legati alle emissioni in atmosfera e agli odori.
«L’energia da biogas – ha dichiarato Filippo Picerno, amministratore delegato di Impreservice, – rappresenta un’opportunità molto vantaggiosa per il settore agricolo meridionale, anche perché l’Italia prevede l’incentivo più alto al mondo. Il ciclo di incontri informativi in programma nel Mezzogiorno è un’occasione per approfondire l’argomento con agronomi, veterinari, specialisti universitari e rappresentanti dei comuni interessati».