Bari – Nei primi nove mesi del 2016 calano In Italia, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i consumi energetici (-2%) e diminuiscono le emissioni di CO2 (-3%). L’energia elettrica viene fornita per il 41% da fonti rinnovabili, con un record di solare ed eolico (14%). È quanto emerge da un’analisi condotta dall’ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Questi e altri dati sono emersi oggi a Bari nel corso del convegno ‘NextEnergia’ promosso da Nextlaw Avvocati, studio legale di diritto amministrativo con sedi a Bari e Lecce, soprattutto impegnato ad affiancare le imprese nella gestione degli affari legali e delle relazioni istituzionali. Un confronto, organizzato con i patrocini di Regione Puglia, ANCI, Confindustria e Alleanza delle Cooperative italiane, tra istituzioni, mondo della ricerca e sistema imprenditoriale sul futuro dell’energia in Puglia, tra fonti rinnovabili ed efficienza energetica.
Tra gli ospiti dell’incontro il presidente di ENEA Federico Testa che, sul tema della decarbonizzazione sotto i riflettori in Puglia, ha evidenziato che «così come si è innescato un percorso virtuoso volto alla graduale sostituzione di energia prodotta da risorse fossili con quella derivante da fonti rinnovabili, così è naturalmente possibile dal punto di vista tecnico intervenire su impianti industriali riducendone le emissioni. Ovviamente spetta alla politica fare queste scelte e anche decidere, se e come, allocare i maggiori costi derivanti da queste scelte».
«Con questo convegno – ha specificato l’avvocato Luca Clarizio di Nextlaw Avvocati durante l’apertura dei lavori – abbiamo voluto fare il punto sul settore delle energie rinnovabili, ormai strategico per l’economia della Puglia, leader a livello nazionale nella produzione di energia fotovoltaica ed eolica. Decarbonizzazione, efficientamento energetico del patrimonio immobiliare e revamping dei parchi eolici e fotovoltaici più vetusti per aumentarne l’efficienza produttiva rappresentano step di buon senso nell’ambito di un’efficace politica energetica regionale per i prossimi anni».
E’ stato il futuro delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica il tema al centro della sessione del mattino e delle tavole rotonde pomeridiane sul quale si sono confrontati, tra gli altri, il sindaco della città metropolitana di Bari e presidente ANCI Antonio Decaro, il professore di Sistemi Energetici del Politecnico di Bari Riccardo Amirante, l’amministratore delegato di A2A Energie Future Giuseppe Monteforte, l’Executive Vice President di ENI e Direttore della Direzione Energy Solutions Luca Cosentino, l’Innovative Business Opportunity Manager di Enel Green Power Spa Alessio De Marzo, il presidente dell’Azienda Municipale Gas Ugo Patroni Griffi, l’amministratore delegato di GSF Global Solar Fund Giuseppe Tammaro e il Responsabile Facility di Ariete Francesco Nardone.
Un contributo ai lavori, durante i quali sono stati illustrati innovativi progetti energetici ecosostenibili, è stato offerto dagli interventi dei rappresentanti delle principali associazioni imprenditoriali del territorio e da quelli della Regione Puglia, presente con gli assessori allo Sviluppo economico Loredana Capone e alla Pianificazione territoriale Annamaria Curcuruto, oltre che dei direttori di dipartimento Domenico Laforgia e Barbara Valenzano.
Un contributo alla riduzione dei consumi è giunto anche dalle politiche finalizzate a incentivare l’efficienza energetica degli edifici; confermati, con il via libera alla Legge di Bilancio 2017, ecobonus e detrazioni per le singole unità immobiliari e il nuovo piano di riqualificazione dei condomini, che potrebbe interessare 12 milioni di immobili.
«In Puglia – ha spiegato il presidente dell’ENEA Federico Testa – ci sono spazi enormi per l’efficientamento energetico degli edifici, sia pubblici, come uffici, scuole e ospedali, che privati. Nel nord Italia abbiamo stimato risparmi tra il 50% e il 60% in bolletta energetica; ad esempio, un intervento di 600.000 euro per realizzare cappotto isolante, infissi e caldaie in un condominio di 40 appartamenti consentirebbe risparmi annui in bolletta di circa 900 euro, pari alla metà della spesa media di una famiglia italiana che, in poco più di 6 anni, recupererebbe la spesa ritrovandosi un immobile rivalutato. E’ questo il momento di intervenire sugli immobili per adeguarli contemporaneamente sia dal punto di vista energetico che anti-sismico considerata la presenza in Legge di Bilancio anche del sisma-bonus».