Slow Food Europa lancia oggi il manifesto L’Europa che vogliamo con cui esorta i candidati al Parlamento europeo e i cittadini dell’Unione europea ad assumersi la propria responsabilità per il futuro dell’Europa. Al centro del documento dell’associazione della Chiocciola, la necessità di garantire sistemi alimentari e agricoli sostenibili.
Purtroppo siamo ancora ben lontani da questo risultato, come dimostrano alcuni dati. Nel 2016, ad esempio, ogni due giorni il 9,1% della popolazione dell’Ue non è riuscita a garantirsi un pasto di qualità (Eurostat 2016); tra il 2003 e il 2013 oltre un’azienda agricola su quattro è scomparsa in Europa (Eurostat 2016); il 20% del cibo prodotto nell’Ue viene perso o sprecato ogni anno.
Il manifesto di Slow Food Europa fornisce suggerimenti concreti ai futuri decisori su come affrontare questi problemi, concentrandosi su sei temi:
– la transizione verso una politica alimentare comune, coinvolgendo il maggior numero di interlocutori per mettere fine a politiche ineguali e inefficienti;
– la Politica Agricola Comune, affinchè sostenga davvero le aree marginali, assicurando che i fondi siano utilizzati per proteggere i territori;
– la lotta al cambiamento climatico, mettendo al centro la tutela dei sistemi agricoli tradizionali e dando vita a una politica comune di riduzione dello spreco di cibo;
– la promozione della biodiversità, con norme che tutelino i suoli, gli organismi animali e vegetali dai brevetti, e sostengano il divieto di coltivazione degli Ogm
– la tutela degli ecosistemi marini, promuovendo una gestione collettiva delle risorse;
– il rispetto delle persone e dell’ambiente, due diritti fondamentali per assicurare un futuro alle prossime generazioni.
«Sono questioni al centro della missione di Slow Food e sulle quali i decisori europei avranno voce in capitolo nei prossimi anni. È fondamentale che i candidati al Parlamento europeo e gli elettori prendano posizione a favore della sostenibilità dei sistemi alimentari in Europa e nel mondo» afferma Marta Messa, direttrice dell’Ufficio europeo di Slow Food.