L\’Amministrazione Comunale di Torremaggiore, guidata da Alcide Di Pumpo, a differenza di quanto descritto dalla stampa in questi giorni si sta occupando con grande attenzione del problema dei randagi, ritornato all\’onore delle cronache a causa di alcune aggressioni da parte di cani avvenute in città.
Spesso il silenzio non significa inattività come qualcuno ha paventato, ma la necessità di risolvere o mitigare un problema in maniera ottimale e nel rispetto delle leggi vigenti che, in quanto a tutela degli animali, sono molto rigide e non consentono in pratica l\’abbattimento, se non in rarissimi casi, delle bestie pericolose.
La volontà dell\’Amministrazione Comunale, quindi, è quella di risolvere il problema affrontandolo in maniera seria e approfondita con quanti hanno una competenza e un ruolo in questo campo. In primo luogo l\’Amministrazione Comunale, e in prima persona il Sindaco Alcide Di Pumpo e l\’Assessore al ramo Domenico Di Pumpo, hanno un canale aperto con l\’ENPA per studiare a fondo il problema e per mettere in campo i mezzi necessari alla risoluzione. L\’articolo apparso giorni fa su un noto quotidiano locale in cui si raccontavano gli esiti di una riunione e l\’ipotetica spaccatura all\’interno della Giunta su questo problema, ha lasciato stupita e rammaricata l\’Amministrazione Comunale perchè faceva riferimento ad una riunione che non aveva chiuso la questione, ma che aveva posto sul tavolo i problemi da risolvere rispetto ai quali ci si è dati appuntamento ad un prossimo incontro per la definizione delle iniziative da intraprendere.
Cinque anni fa fu firmata una convenzione con l\’ENPA nella quale si prevedeva di portare il nostro canile municipale ad ospitare 80 cani e per tale ricovero l\’Amministrazione versa 1,29 euro + iva all\’ENPA. Ovviamente essendo superiore il numero di esemplari presenti nel canile municipale i costi lievitano mettendo in difficoltà l\’ente gestore. Si sta valutando quindi le possibili soluzioni essendo consci che vanno tolti dalle strade tutti gli esemplari di taglia grossa e pericolosi, e che gli altri, quelli di piccola e media taglia e non pericolosi, vanno microcippati, dotati di collare di riconoscimento (che possa rendere i cani identificabili in quanto non pericolosi) e rilasciati non costituendo nessun pericolo per la gente. L\’Amminsitrazione Comunale ribadisce quindi che non ha assolutamente preso sotto gamba il problema, anzi sta lavorando per arrivare al superamento di questa emergenza in tempi brevi.
In quanto a ciò che la minoranza ha dichiarato rispetto allo slittamento del Consiglio Comunale e alla non volontà di affrontare il problema c\’è da dire tre cose:
La volontà dell\’Amministrazione Comunale, quindi, è quella di risolvere il problema affrontandolo in maniera seria e approfondita con quanti hanno una competenza e un ruolo in questo campo. In primo luogo l\’Amministrazione Comunale, e in prima persona il Sindaco Alcide Di Pumpo e l\’Assessore al ramo Domenico Di Pumpo, hanno un canale aperto con l\’ENPA per studiare a fondo il problema e per mettere in campo i mezzi necessari alla risoluzione. L\’articolo apparso giorni fa su un noto quotidiano locale in cui si raccontavano gli esiti di una riunione e l\’ipotetica spaccatura all\’interno della Giunta su questo problema, ha lasciato stupita e rammaricata l\’Amministrazione Comunale perchè faceva riferimento ad una riunione che non aveva chiuso la questione, ma che aveva posto sul tavolo i problemi da risolvere rispetto ai quali ci si è dati appuntamento ad un prossimo incontro per la definizione delle iniziative da intraprendere.
Cinque anni fa fu firmata una convenzione con l\’ENPA nella quale si prevedeva di portare il nostro canile municipale ad ospitare 80 cani e per tale ricovero l\’Amministrazione versa 1,29 euro + iva all\’ENPA. Ovviamente essendo superiore il numero di esemplari presenti nel canile municipale i costi lievitano mettendo in difficoltà l\’ente gestore. Si sta valutando quindi le possibili soluzioni essendo consci che vanno tolti dalle strade tutti gli esemplari di taglia grossa e pericolosi, e che gli altri, quelli di piccola e media taglia e non pericolosi, vanno microcippati, dotati di collare di riconoscimento (che possa rendere i cani identificabili in quanto non pericolosi) e rilasciati non costituendo nessun pericolo per la gente. L\’Amminsitrazione Comunale ribadisce quindi che non ha assolutamente preso sotto gamba il problema, anzi sta lavorando per arrivare al superamento di questa emergenza in tempi brevi.
In quanto a ciò che la minoranza ha dichiarato rispetto allo slittamento del Consiglio Comunale e alla non volontà di affrontare il problema c\’è da dire tre cose:
- L\’Amministrazione sta affrontando il problema ben prima della riunione della massima assise cittadina
- La data del Consiglio è stata concordata con gli esponenti di opposizione nel 11 Giugno in quanto prima sono da effettuarsi le Elezioni Europee
- Il punto all\’ordine del giorno del consiglio comunale del 11 giugno recita "Richiesta di convocazione ai sensi dell\’Art.39 comma 2 del D.LGS 267/2000 su sicurezza personale dei cittadini e sicurezza del patrimonio" e quindi è un punto importante a cui l\’Amministrazione Comunale vuole dare la massima attenzione, ma non riguarda esplicitamente e solo il problema dei randagi.