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E allora non aveva senso annunciare l’elezione veloce del nuovo Pontefice e raccontare a tutti che fosse Argentino e che, quindi, per la prima volta il papato, se così si può dire, lascia l’Europa.
Quello che ci piace approfondire è il segnale che questo Papa sta dando al mondo già nei suoi primi due giorni di pontificato e cioè che si possono ottenere gradi risultati anche cambiando cose e comportamenti che, apparentemente, non si possono cambiare.
In due giorni Papa Francesco, nome profetico e impegnativo, ha rinunciato alla sua auto di rappresentanza e ha limitato al massimo il numero della carovana papale negli spostamenti, ha preferito parlare a braccio un linguaggio comprensibile a tutti, è andato in Chiesa a pregare come un qualsiasi fedele, è andato di persona a pagare il conto dell’albergo, ha affrontato a muso duro uno dei prelati coinvolti negli scandali sulla pedofilia, ha rinunciato alla croce d’oro per usare quella di misero ferro, non ha atteso che i cardinali si inchinassero al suo cospetto, ma è andato loro incontro per stringere la mano, ha chiesto alla Chiesa di camminare, di uscire e di andare nelle periferie, ha chiesto fratellanza, ha chiesto certamente di essere fedeli alla fede cristiana senza se e senza ma, ma ha chiesto anche di accogliere chi sbaglia e chi è vittima dell’errore, ha chiesto al popolo di essere tramite per la preghiera al Padre, ha fatto capire che la chiesa deve cambiare.
Ebbene questa radicale svolta nella Chiesa di Roma potrà essere d’esempio a un mondo che pensa: che non ci possa essere un’economia più sostenibile, che le regole della finanza siano intoccabili, che i sud del mondo non possano trovare spazio e uguaglianza al cospetto del resto dell’umanità, che si possa vivere in pace, che deve essere l’uomo a dare le regole alle economie e non viceversa, che il lavoro e la salute non sono due aspetti in antitesi della convivenza civile, che…
Insomma potrà Francesco, Papa Francesco in questo caso, sconvolgere ancora le coscienze dell’umanità e riportarci di nuovo ad amare questa terra e questa umanità ?
Vedremo. Il segnale però dal Vaticano è venuto.
Michele Dell’Edera