Da mesi siamo bombardati da messaggi e pubblicità contro l’evasione fiscale, e ogni giorno i Tg raccontano di di blitz delle Fiamme Gialle nelle varie città d’Italia a caccia di piccola e grande evasione.
E’ sicuramente il sintomo di un Paese, o di istituzioni di un Paese che stanno cambiando e che hanno deciso di far sentire la pressione morale e mediatica ai propri cittadini in maniera da indurre tutti a un maggior senso di responsabilità.
Tutto questo, ovviamente, è positivo, ma da mesi mi chiedevo quando qualcuno avrebbe cominciato a tirare fuori anche l’altra faccia della medaglia, quella legata ad un utilizzo disinvolto e irresponsabile dei soldi che i cittadini italiani versano nelle casse dello Stato.
Non mi è mai piaciuto, dalla prima sua messa in onda, lo spot televisivo contro l’evasione fiscale che si chiude con “più cittadini pagano le tasse, più servizi si potranno realizzare”, frase teoricamente e logicamente vera, ma, ad oggi, nel nostro Paese falsa e ipocrita. Mi spiego meglio. Se ad oggi si fossero realizzati servizi nel nostro Paese degni di questo nome anche e semplicemente con i soldi incassati ad oggi anche con l’enorme mole di evasione fiscali sono convinto che sarebbe facilissimo dimostrare che di servizi ne avremmo molti di più e molto più efficienti.
La dura realtà è che non è così. I servizi non ci sono perché i soldi vengono spesi con negligenza, male, con disonestà o non vengono spesi proprio. Sarebbe stato più “onesto” fare uno spot contro l’evasione nel quale si fosse detto: “più lotta agli sprechi e alla corruzione, più competenza negli investimenti, più cittadini pagano le tasse, più servizi si potranno realizzare”. Allora avrei visto, da cittadino, l’equilibrio nella comunicazione e anche nell’azione di questo nuovo corso di Governo.
Oggi il messaggio che passa è: “Tra voi cittadini ci sono dei delinquenti che non pagano le tasse, ricordatevi che verremo a prendervi!”.
La Corte dei Conti nel suo dossier su malasanità, corruzione, appalti, ha detto che il problema degli sprechi e della corruzione e come minimo paritario rispetto al problema dell’evasione fiscale, quando equilibreremo anche in questo comunicazione e azioni concrete ? Quando l’apparato dello Stato la smetterà di essere un idrovora insaziabile ?
Tutti vogliamo più servizi, ma vogliamo pure che i sacrifici di ciascuno non servano ai “vizi” vecchi e nuovi di qualcun’altro.
di Michele Dell’Edera