Focus sulle smart city, con la presentazione dei progetti MUSA, e sulle startup come asset chiave per lo sviluppo del Paese, con il lancio dell’edizione 2025 della University Startup Challenge.
Milano – La sfida per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 si gioca nelle città. Grazie alla loro densità ed efficienza intrinseca, i centri urbani sono ecosistemi ideali per combattere il cambiamento climatico. Oggi, in Italia, le città ospitano il 72,6% della popolazione e questa percentuale è destinata a crescere, raggiungendo l’81,1% entro il 2050. Questa crescita porterà con sé un incremento del 18% delle emissioni specifiche di CO2 che potrebbero però essere ridotte di oltre il 50% entro il 2050, grazie all’adozione su larga scala di tecnologie come la mobilità elettrica, il fotovoltaico, il teleriscaldamento e il verde urbano .

Questo il quadro di riferimento in cui si colloca “Ricerca e Sviluppo per la città del futuro”, un evento organizzato da MUSA – Multilayered Urban Sustainability Action, l’Ecosistema dell’Innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in collaborazione con Assolombarda e A2A, che questa mattina, nella sede di Assolombarda, in un dialogo tra mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale, ha esplorato il ruolo dell’innovazione e della ricerca nella trasformazione delle città per delineare un futuro urbano più sostenibile, tecnologico e inclusivo.

Milano: un approccio sostenibile alla decarbonizzazione

Nel contesto italiano è Milano a spiccare come caso emblematico in materia di decarbonizzazione e circolarità.A maggio 2024, a Rho Fiera, è stato inaugurato il più grande impianto fotovoltaico su tetto in Italia. Con una superficie di 330.000 m², pari a 45 campi da calcio, è composto da 50.000 pannelli fotovoltaici e produrrà annualmente circa 21,6 GWh (il consumo di circa 8.000 famiglie), che lo rendono il 1° per rendimento tra quelli dei quartieri fieristici europei, davanti a Barcellona, Stoccarda e Monaco, evitando 10.000 tonnellate di CO2 all’anno.

In tema di mobilità elettrica, Milano, nel 2024, è entrata nella top 10 delle città europee più avanzate nella mobilità sostenibile secondo la Clean Cities Campaign, al 7° posto in Europa e al 1° in Italia. La città è anche il 3° comune italiano per numero di auto elettriche private con 6,6 punti di ricarica per km².
Infine, in ambito efficienza energetica, Milano ha raggiunto il traguardo del 94% dell’illuminazione pubblica a LED, che corrisponde a quasi 190.000 punti luce, con vantaggi sia in termini di riduzione dei consumi energetici sia di maggiore sicurezza nelle strade.

Primo giorno: il punto su ricerca e sviluppo e i temi chiave per un futuro sostenibile

Ad aprire l’evento, moderato dalla giornalista Simona D’Alessio, Monica Poggio, Amministratrice Delegata Bayer Italia, Vicepresidente Assolombarda, Giovanna Iannantuoni, Presidente MUSA, Donatella Sciuto, Rettrice Politecnico di Milano, Giancarlo Tancredi, Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, Alessandro Fermi, Assessore all’Università, ricerca, innovazione, Regione Lombardia e Fabrizio Cobis, MUR – Direzione generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca.

La mattinata è proseguita con il keynote speech di Nick Tyler, Director of the UCL Centre for Transport Studies e l’avvio dei lavori da parte di Andrea Sianesi, Professore di Operations and Supply Chain Management del Politecnico di Milano e MUSA Spoke 3 leader.

Il cuore della prima parte della giornata è stato poi il panel in cui Salvatore Torrisi, Coordinatore scientifico MUSA, Paolo Ravazzani, Direttore istituto di elettronica e di ingegneria dell’informazione e delle telecomunicazioni – CNR – IEIIT, Monica Poggio, Amministratrice Delegata Bayer Italia e Vicepresidente Assolombarda e Lorenzo Giussani, Direttore Strategy & Growth A2A, hanno affrontato il tema della ricerca e sviluppo applicata alla città del futuro, mettendo a confronto il punto di vista accademico, aziendale e tecnico.

Nel pomeriggio le sessioni parallele dedicate a quattro temi chiave – Economia circolare e transizione energetica, Mobilità sostenibile, Rigenerazione urbana e Space economy – coordinate da esperti degli atenei di MUSA.
Secondo giorno: focus sulle smart city e il ruolo delle startup
“Dispositivi Elettronici e Sistemi di Accumulo per la Sostenibilità delle Reti Elettriche Metropolitane”, “Joint Lab Geothermal Hub”, “Living labs di Spoke 3” e “Cyber security e gestione di big data”: questi i titoli dei progetti MUSA al centro della seconda giornata.
Apriranno la mattinata Gioia Ghezzi, Vicepresidente Assolombarda e Presidente Milano Smart City Alliance, Armando De Crinito, Direttore Generale Sviluppo Economico Regione Lombardia e Vittorio Biondi, Direttore Generale MUSA.

I lavori proseguiranno con una riflessione strategica sulla costruzione di modelli urbani sostenibili, a cura dell’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano, con un panel sui modelli di smart city in cui si confronteranno Massimo Labra, MUSA, Leader Spoke 1, Layla Pavone, Coordinatrice Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale del Comune di Milano, Lucia Piro, Head of sales local government & health Lombardia, TIM Enterprise, Davide Alberti, Responsabile R&D A2A e Giordana Castelli, Centro interdipartimentale CNR per la scienza delle città.

Il focus si sposterà poi sulle startup, con la presentazione dell’edizione 2025 della University Startup Challenge. Pensato dagli studenti di Politecnico di Milano, Università Bocconi, Università Statale di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Bicocca, LIUC e Università di Padova per gli studenti, con l’obiettivo di colmare il gap tra mondo accademico e mondo imprenditoriale, il progetto mira ad individuare idee di business innovative per affrontare le sfide proposte dai partner e risolvere un problema concreto della città di Milano ma anche a valorizzare il ruolo delle startup stesse che contribuiscono a generare il 50% dei nuovi posti di lavoro ogni anno .

Infine, la presentazione dei progetti MUSA, in ambito smart city.

“Milano, anche grazie al lavoro dei ricercatori e dei partner di MUSA, si conferma un laboratorio d’innovazione urbana, dove pubblico e privato collaborano per sviluppare modelli sostenibili e scalabili a livello globale”, ha sostenuto Giovanna Iannantuoni, Presidente di MUSA. “Questo evento rappresenta un punto di incontro prezioso tra innovazione e sviluppo urbano, con un focus su temi cruciali per un futuro sostenibile, oltre a rappresentare un’opportunità imperdibile, grazie anche al supporto di A2A e Assolombarda, per favorire la creazione di relazioni durature tra ricerca e impresa”.
“Il nostro Gruppo è impegnato a dare un contributo concreto alla transizione ecologica del Paese e le nuove tecnologie sono una leva strategica per questo obiettivo”, dichiara Lorenzo Giussani, Direttore Strategy and Growth di A2A. “È anche in tal senso che abbiamo partecipato alla costituzione di MUSA. Collaboriamo con questo importante ecosistema dell’innovazione portando avanti insieme diversi progetti nell’ambito dell’economia circolare: fra questi, lo sviluppo di una spazzatrice elettrica a guida autonoma per migliorare ulteriormente l’igiene urbana e un’iniziativa volta a ottimizzare la gestione del ciclo idrico integrato attraverso la realizzazione di una ‘rete di laboratorio’ per sperimentare nuove tecnologie”.
“La due giorni promossa nella sede della nostra Associazione rappresenta un’occasione unica per trattare, nella ‘casa degli imprenditori’ di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi, le più contemporanee sfide che attendono le città in questa grande epoca di cambiamento”, ha dichiarato Monica Poggio, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale Umano. “Tali traguardi, che hanno a che fare con il pieno compimento delle transizioni green e digital, necessitano, innanzitutto, di una sempre più stringente alleanza tra università e impresa: la ricerca, del resto, è da sempre considerata dalle aziende non solo come un asset capace di ampliare il business ma anche come un pilastro per generare ricadute positive sul territorio in cui esse operano. In quest’ottica, ecosistemi come MUSA, hub in cui si promuove innovazione, possono, oggi, rappresentare un’opportunità per il tessuto produttivo, inducendoci a stabilire sinergie operative per rafforzare la filiera conoscenza-formazione-innovazione”.