In occasione dell’evento BVA DOXA ha presentato in esclusiva i dati della survey sulla percezione dell’impatto ambientale della digitalizzazione delle banche: solo il 31% degli intervistati ritiene che sia inferiore rispetto ai servizi bancari tradizionali.

Si è conclusa la 17ma edizione di Forum Banca, l’appuntamento di IKN Italy che riunisce i protagonisti che plasmano modelli e i trend dei servizi bancari, finanziari e fintech: in occasione dell’evento, che come di consueto approfondisce le sfide più attuali del settore, innovazione e tecnologia hanno incontrato le banche.

Big del settore e Top Manager, italiani e stranieri, hanno preso parte all’appuntamento per confrontarsi sui temi più caldi come Dato ESG, AML, GenAI per una banca inclusiva e sicura 24/7. Centrale è stato il dibattito sulle trasformazioni in essere del settore che ha coinvolto Antonio Patuelli, Presidente ABI, Mauro Pastore, Direttore Generale Gruppo BCC Iccrea, Lorenzo Bassani, Direttore Generale Mediobanca Premier, e Fabio Sattolo, Group Chief People and Technology Officer Covisian Group. Il ruolo dell’innovazione, la pianificazione finanziaria a lungo termine e l’efficienza nell’allocazione dei risparmi sono tra gli argomenti emersi nel confronto che ha evidenziato il primario compito delle banche nell’istruire i clienti in tema di educazione finanziaria: il benessere del futuro si costruisce gradualmente accantonando somme in ogni momento del ciclo economico perché la capitalizzazione degli investimenti consentirà di migliorare il proprio benessere durante la vecchiaia. E’ necessario indirizzare queste risorse nell’economia reale per avvantaggiare sia l’investitore, sia il Paese Italia con tutte le PMI che lo caratterizzano. L’innovazione è uno dei driver del sistema bancario, che deve essere sempre più in grado di rivolgersi all’intero nucleo famigliare e, quindi, alle diverse generazioni per favorire il passaggio intergenerazionale: la sicurezza della tecnologia è un aspetto chiave perché la fiducia del cliente passa anche dal sentirsi protetto nell’attività quotidiana. L’ascolto e la comprensione dei bisogni porta a costruire rapporti a lungo termine: la tecnologia rappresenta un mezzo per elaborare al meglio – e sfruttare – i dati che si raccolgono nel tempo.

Il passaggio generazionale dei patrimoni sarà un acceleratore verso la sostenibilità: i ragazzi sono particolarmente sensibili a questo tema, senza però trascurare il ruolo centrale del rendimento. L’Italia ha dati di crescita demografica drammatici; nel nostro Paese il raggiungimento della totale autonomia finanziaria si ha a 45 anni, gli stipendi dal 1991 ad oggi sono aumentati solo dell’1%. Le famiglie unipersonali sono più del 35%, una famiglia su 3 ha un famigliare non autosufficiente a carico e, in termini di spesa sanitaria, 1 su 2 è pagata privatamente. In un contesto del genere, l’educazione finanziaria è fondamentale per gestire gli importanti risparmi degli italiani, ma le competenze di base nel nostro Paese sono poco diffuse: alcuni dei grossi gruppi bancari stanno portando avanti una serie di iniziative volte a diffondere i principi base della materia al fine di fornire gli strumenti per maturare una propria gestione finanziaria consapevole. Ma, per ottenere risultati il prima possibile e sostenere così il Sistema Italia, è necessario anche il coinvolgimento delle istituzioni, di tutte le banche e delle scuole.

L’innovazione parte dall’offerta, è influenzata dalla tecnologia e dal quadro normativo: le novità in materia (che entreranno in vigore in Italia a fine anno) vengono viste come un’opportunità in quanto la UE è il più grande mercato regolamentato del mondo digital asset. La normativa guiderà anche la convergenza tra finanza digitale e tradizionale e favorirà la competizione a livello globale.

La tecnologia non solo è maggiormente ecosostenibile rispetto alle procedure tradizionali (si risparmia carta, acqua, toner, e implica meno spostamenti con la conseguenza di un minor inquinamento ambientale), ma anche semplifica i processi.

BVA DOXA ha condotto per IKN Italy una survey – presentata in esclusiva a Forum Banca – sulla percezione dell’impatto ambientale della digitalizzazione della banca su un campione di 1000 persone. Partendo dal dato che solo il 2% percepisce il settore bancario e finanziario come inquinante, il 37% degli intervistati ritiene che l’impatto ambientale delle infrastrutture tecnologiche utilizzate dalle banche (server, cloud computing, data center) sia elevato. Più della metà (53%) di coloro che hanno partecipato alla survey è convinta che i processi di digitalizzazione delle banche (come l’online banking, i pagamenti digitali e l’uso di piattaforme digitali) contribuiscano all’inquinamento ambientale. Infine alla domanda relativa alla percezione che si ha dell’impatto ambientale complessivo della digitalizzazione bancaria rispetto ai servizi bancari tradizionali, il 30% ritiene sia più elevato (molto o moderatamente), il 32% pensa che l’impatto ambientale sia simile, mentre solo il 31% attribuisce alla digitalizzazione un impatto inferiore, un dato causato da scetticismo o non conoscenza.

In occasione dell’evento il dibattito ha trattato anche il tema della GenAI, evidenziandone vizi e virtù. Qual è l’attuale livello di attenzione e quali sono le necessità prospettiche?

Sono emerse due componenti particolarmente rilevanti. Una è relativa ai nuovi modelli di governance che devono essere strutturati per gestire l’innovazione riportata da parte dell’intelligenza artificiale e quindi diventa necessario cambiare alcuni processi, alcune proceduralità per far sì che sia possibile gestire al meglio questo tipo di innovazione. La seconda componente è che chiaramente l’AI fa leva sui dati e sulla disponibilità dei dati all’interno dell’azienda, pertanto la qualità dei dati che si possono utilizzare per addestrare questi modelli di intelligenza artificiale sono elemento fondamentale per la buona riuscita e la creazione di valore attraverso l’uso dell’innovazione tecnologica. Ne emerge che i modelli di controllo che siano garantisti della qualità di questi dati sono sicuramente un elemento di primaria attenzione. La maturità che hanno le strutture di governance a supporto dei processi di intelligenza artificiale sono comunque degli elementi da sviluppare e da approfondire: è necessario portare al tavolo più strutture organizzative e non limitare l’AI a una mera tematica tecnologica o di business. Tutti gli attori devono aprire un confronto da cui emerga una valutazione a 360 gradi dell’applicabilità di questi nuovi modelli.

Forum Banca dà appuntamento alla prossima edizione, in programma a Milano al SuperstudioPiù (Via Tortona 27) il 2 ottobre 2025.

Per aggiornamenti: https://ikn.it/forum-banca/